IL VOLUME DI UNA LAUREATA LECCHESE COMBATTE “L’OSTRUZIONISMO CLIMATICO”

LECCO – Climate Obstruction across Europe è il titolo del libro scritto a più mani dal Climate Social Science Network (Rete delle scienze sociali sul clima), che intende dimostrare l’esistenza di un’estesa rete di realtà, attraverso tutta l’Europa, che stanno attivamente ostacolando le azioni contro il cambiamento climatico.

Il libro, pubblicato attraverso Oxford University Press, vede il contributo dell’accademica lecchese Serena Beqja, che ha recentemente conseguito la laurea magistrale in Sostenibilità presso l’ateneo norvegese di Stavanger, nel capitolo inerente all’Italia, insieme al professor Marco Grasso, docente presso l’Università di Milano-Bicocca, e alla giornalista Stella Levantesi.

“Il capitolo riguardante l’Italia – viene spiegato – esplora e riporta le strategie di ostruzionismo climatico nel paese dal 1990 ad oggi: un network dominato dalle società di combustibili fossili, con Eni in prima linea, insieme a think tank, media, politici, partiti politici, istituzioni finanziarie e banche, impiega una serie di tattiche per contrastare i progressi critici sul cambiamento climatico. I suoi attori chiave sono aziende di combustibili fossili e gruppi industriali (ad esempio Eni, Snam, Confindustria), politici e partiti politici (in particolare di destra, ad esempio Fratelli d’Italia), think tank (ad esempio Istituto Bruno Leoni), singoli negazionisti del clima, media, istituzioni finanziarie (Banche come Unicredit e Intesa Sanpaolo).

Questo network utilizza tattiche come lobbying e influenza politica: le aziende produttrici di combustibili fossili esercitano forti pressioni per modellare le politiche del governo e dell’UE a favore del petrolio e del gas. Pubblicità ingannevole e greenwashing: la diffusione di annunci ingannevoli che affermano che aziende di prodotti a base di combustibili fossili sono “verdi” o “ecocompatibili” e sponsorizzazione di eventi, iniziative e progetti intra e internazionali per mantenere una licenza sociale.

Vengono utilizzati “messaggi chiave”, come la negazione e il ritardo nella “camera di risonanza” (“echo chamber”) politica e mediatica: i politici stanno minimizzando l’urgenza di agire sul clima diffondendo disinformazione, e i giornalisti spesso promuovono questi messaggi ostruzionistici e non riescono a indagare sulle cause profonde e sugli attori responsabili del cambiamento climatico; oppure la promozione del gas come energia “pulita”: il gas è spesso elogiato come un’alternativa pulita ad altri combustibili fossili, un “carburante di transizione” che può aiutare la decarbonizzazione nonostante le sue significative emissioni di gas serra”.

L’opera è scaricabile gratuitamente a questo link, dove sono presenti anche brevi abstract in merito a queste strategie su una serie di nazioni europee e sulla stessa Unione Europea.

A seguire l’introduzione del capitolo sul nostro paese:

Michele Carenini