PALESTINA: ARMI ITALIANE IN ISRAELE, IL RUOLO DI LECCO CON DUCCIO FACCHINI E “STOP AL GENOCIDIO”

LECCO – Il Coordinamento lecchese Stop al Genocidio, che sostiene la sopravvivenza del popolo palestinese nell’attuale scenario mediorientale, prosegue con la sensibilizzazione in provincia in merito agli avvenimenti che hanno seguito il 7 ottobre; nell’incontro, organizzato per martedì 9 luglio alle 21 in Sala Ticozzi a Lecco, il giornalista e fondatore di Altreconomia Duccio Facchini metterà in luce il ruolo del nostro paese e in particolare della città di Lecco nell’esportazione di armi e munizioni ad Israele.

“Nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023 al primo luglio 2024 sono morte ufficialmente 37.900 persone. È come se l’80% della popolazione della città di Lecco fosse stata spazzata via in nemmeno 300 giorni, con oltre il 50% di prevalenza di donne e bambini. Il bilancio effettivo è sicuramente più pesante, considerando che il 96% della popolazione della Striscia (2,1 milioni di persone, in un’area estesa meno della metà della nostra provincia) è oggi in condizione di grave insicurezza alimentare, senza energia elettrica, assistenza ospedaliera, aiuti umanitari, accesso sicuro all’acqua o luoghi di protezione.

Di fronte a tutto questo – e agli 87.060 feriti – non si può rimanere indifferenti. E non porsi una domanda semplice: quale ruolo ha giocato e gioca ancora adesso l’Italia nell’esportazione di armi a Israele? E la provincia di Lecco?

Se ne parla martedì 9 luglio alle 21 presso la Sala Ticozzi di via Ongania a Lecco. L’iniziativa informativa s’intitola “Armi italiane e Israele. Il caso di Lecco”. Fatti e numeri sull’esportazione di armi e munizioni dopo i fatti del 7 ottobre. Una questione di diritti umani.

L’accesso è libero. Passaparola importante”.