LEUCI, I LAVORATORI
NON SI ARRENDONO E CHIEDONO:
“NON LASCIATECI SOLI”

leuci sala ticozziLECCO – “Noi non molliamo, ma abbiamo bisogno di tutti voi”. Una decina di lavoratori, accompagnati da Germano Bosisio, rsu Leuci, sono intervenuti questa sera in sala Ticozzi, durante l’incontro sulla storia di Stefano Cucchi, per riportare l’attenzione sul caso Leuci e chiedere ai presenti di partecipare all’iniziativa “Lavoro: cambiare è possibile!

Amareggiati per l’atteggiamento assunto dalla proprietà dell’ex fabbrica di lampadine che, a quanto pare, sostiene di aver rifiutato la proposta “cittadella della luce” per non aver ricevuto documenti validi che la sostenessero, i dipendenti hanno però deciso di non arrendersi e continuare a manifestare e combattere per dimostrare che “un’alternativa è possibile”.

Muniti dello striscione “La leuci non si tocca”, divenuto ormai simbolo della loro battaglia, sono saliti sul palco indossando una maglietta bianca con la scritta “Chi non lotta ha già pagato pegno”, mentre Bosisio ha affermato: “Non dobbiamo consentire che Pisati prenda in giro un intero territorio e che schiaffeggi così le autorità cittadine che, invece, dal canto loro si sono impegnate per trovare una soluzione”.

germano bosisio“Stiamo pensando di costituire una società di lavoratori – continua Bosisio -, per ora è solo un’ipotesi, ma vogliamo continuare a pensare che un’alternativa esista”.

Di questo progetto se ne parlerà più ampiamente il 4 dicembre all’assemblea pubblica “Dalla costituzione all’autogestione” alla Camera del Lavoro di via Besonda, terza serata nell’ambito degli incontri di “Lavoro: cambiare è possibile!”, iniziativa partita il 30 ottobre scorso che ha puntato l’attenzione sul problema della chiusura delle fabbriche e che ha voluto dare l’occasione di confrontare diverse esperienze in merito.