LILT: PIÙ DI CENTO RAGAZZI ALL’EVENTO FINALE DELLA FESTA DELLA PREVENZIONE

LECCO – Venerdì 31 maggio nella sede degli scout di Lecco la nona edizione della Festa della Prevenzione, evento conclusivo dei progetti di prevenzione primaria organizzati dalla LILT nelle scuole di ogni ordine e grado della Provincia.

I progetti appena conclusi riguardavano i principali fattori di rischio per le malattie oncologiche: fumo, abuso di alcol, sedentarietà, alimentazione scorretta e avevano come obiettivo generale la diffusione e promozione delle abitudini comportamentali e degli stili di vita ottimali per una corretta prevenzione oncologica.

Nel pomeriggio più di un centinaio di ragazzi si sono riuniti con i loro genitori e insegnanti per un momento di festa in giardino, con musica e merenda sana a base di frutta e la premiazione degli elaborati presentati dagli studenti: nell’ambito dei progetti, infatti, gli operatori LILT hanno ‘sfidato’ i giovani studenti a partecipare ad un concorso a premi: disegni e ricette sane per ‘Alimentare la salute’ e spot promozionali contro il tabacco per ‘Good bye fumo!’.

Per ‘Alimentare la salute’ sono state premiati gli alunni della scuola dell’ infanzia Rosa Spreafico di Lecco e gli alunni della classe seconda della scuola primaria di Germanedo per aver creato le migliori ricette Salutari. Sono stati poi premiati alcuni alunni della scuola Diaz di San Giovanni (Alice, Anna, Emma, Mattia, Giorgia, Letizia, Eleonora e Zakaria); per le medie alunni delle scuole della Valletta Brianza (Nina e Maria Chiara), di Cernusco (Gabriel, Gabriele e Mattia), di Airuno (Dorayaki, Martina, Matilde ed Emma), di Malgrate (Sara e Manuela).

Per il progetto ‘Good Bye Fumo’ sono state premiate 15 classi per aver prodotto canzoni, video, presentazioni multimediali, spot e telegiornali. Premiati alunni delle scuole di Robbiate (Rebecca, Sofia, Lina, Giulia, Anna, Aurora, Martina), Brivio (Momo, Dario, Fili, Samu), Merate (Daniele), Airuno (Elisa, Irene, Mariam, Luca e Othmane), Lecco Maggianico (Flavio) e Cernusco (Gaia, Alice, Viola, Claudia, Aldo, Valentino). Per la scuola primaria il miglior cartellone contro il fumo è stato creato dalla classe 5°B della scuola primaria di Belledo.

Durante il pomeriggio sono state anche premiate le tre migliori scuole della provincia di Lecco che si sono aggiudicate l’attestato di migliori scuole che promuovono salute: l’istituto professionale Graziella Fumagalli di Casatenovo, l’Istituto Bachelet di Oggiono e l’Istituto Comprensivo Lecco 3.

L’incontro è stato chiuso da Silvia Villa, oncologa e presidente LILT di Lecco, che si è soffermata sui dati del fumo in Lombardia: “Finalmente il fenomeno comincia a diminuire, dopo l’incremento registrato durante il Covid. Ma a livello nazionale, quello che ci preoccupa è il cosiddetto fumo alternativo come le sigarette elettroniche che dicono innocuo e invece non è innocuo ed espone anche i non fumatori che respirano il fumo passivo agli stessi rischi delle sigarette. E se non vogliamo pensare ai danni alle persone, pensiamo a quelli all’ambiente. È un aspetto al quale dobbiamo guardare da quest’anno”.

Sempre riguardo la LILT, Giorgio Baratelli, presidente LILT Como, segnala un fenomeno che si ripete puntualmente agli ambulatori: c’è chi prenota e non si presenta senza avvisare. In sintesi il soggetto ha occupato un posto sottraendolo a chi ne aveva bisogno. “Questo è un sintomo di maleducazione, inciviltà ed egocentrismo menefreghista, che ovviamente allunga le liste d’attesa – dice Baratelli – La colpa non è dei medici o del sistema sanitario (avevo già scritto le considerazioni sulla non appropriatezza delle richieste come causa di intasamento delle di liste d’attesa). Quando questi signori o signore sono chiamate al telefono, le scuse addotte sono le più varie, fantasiose e strampalate, sempre che rispondano”.

“Qualche esempio: ‘ho dovuto accompagnare mio figlio a una festa di compleanno, mi sono dimenticata che avevo l’aperitivo con le amiche’. Questo denota mancanza di serietà e rispetto. Forse per la solita equazione che associa il costo al valore, la prevenzione pur di qualità, che offre la LILT, ha un costo basso e quindi è percepita “di poco valore” e questo permette sfacciatamente di prenotare e non presentarsi senza avvisare”, conclude Baratelli.