LECCO – Riceviamo e pubblichiamo questa lettera nella quale Paolo Trezzi si occupa di tagli di bilancio (comunali) e servizi pubblici.
Caro Direttore
Leggo dei titoli assurdi sui giornali locali in merito alla crisi di Bilancio del Comune di Lecco, che si possono sintetizzare così: “Ok ai tagli, salvi i servizi”
Ma cosa significa “ok ai tagli ma salvi i servizi”?
Se contieni la spesa senza tagliare i servizi quella spesa era null’altro che spreco e, quindi, vien da domandare perché non l’avevano ancora fatto ed han continuato a sprecare? Oppure è una farloccata per prendere in giro il cittadino e, nella realtà, hanno invece tagliato veramente i servizi, solo che la stampa non se ne è accorta o, peggio, ha fatto finta di non accorgersene.
Per esempio: è un taglio dei servizi o un taglio dello spreco quello di 15.000 euro per l’assistenza ai minori? E’ un taglio dei servizi o un taglio dello spreco quello di 100.000 euro sulle spese di riscaldamento? E dove poi? Scuole, palazzi comunali, ufficio del Sindaco…dove? E’ un taglio dei servizi o dello spreco quello di 150.000 euro per le disabilità? Solo per citare i primissimi di una lunga lista…
E i 50.000 euro di continuo finanziamento per meno di 10 utilizzi al giorno delle biciclette del Comune, il bike sharing, è un mancato taglio o un continuo spreco?
Solo per citarne uno di una lunga lista che toccherebbe anche Mensa scolastica, Teatro della Società, Illuminazione pubblica, Appalto raccolta rifiuti ect dove la domanda: “E’ una mancato taglio o un continuo spreco?” fa lievitare la cifra a ben oltre un milione di euro.
Son mica domande amletiche..
Stiamo precipitando sempre di più nella crisi e l’Amministrazione comunale pensa ad incipriare le parole della sua incapacità. Almeno non applaudiamoli, per favore.
Paolo Trezzi