LA PROVINCIA, VITTORIO COLOMBO LASCIA LECCO. IL CDR “STUPITO E PREOCCUPATO”

LECCO – Svolta a suo modo “storica” alla Provincia di Lecco, la parte cartacea del progetto Enova che ha visto sganciare da Como i due quotidiani ora fusi con la tv locale Unica. Vittorio Colombo, dal 2011 responsabile della redazione lecchese della Provincia, dopo sei anni a Varese, si sposta a Como – tornando in qualche modo alla “casa madre”.

La notizia ha suscitato una reazione dura e critica da parte del Cdr di Enova/Provincia: “Apprendiamo con stupore e preoccupazione delle dimissioni da Enova del collega Vittorio Colombo e della sua contestuale assunzione presso La Provincia di Como” scrivono i rappresentanti dei giornalisti del cartaceo. “Augurando a Colombo le migliori fortune umane e professionali, non possiamo esimerci dallo stigmatizzare le modalità con la quale è stata condotta e portata a termine questa operazione. Innanzitutto, osserviamo come il Cdr di Enova sia stato lasciato completamente all’oscuro. Ci saremmo quanto meno aspettati da Direttore e Azienda una richiesta urgente di incontro per comunicare l’importante novità subito prima, o subito dopo, l’incontro con il Cdr di La Provincia di Como. Richiesta che invece non è pervenuta. Osserviamo inoltre come la perdita di una figura apicale come quella del responsabile dell’edizione lecchese de La Provincia avvenga (presumibilmente, perché non ne conosciamo la decorrenza) in un periodo particolarmente delicato dell’anno: ovvero in prossimità delle vacanze estive e, soprattutto, di una tornata elettorale che riguarderà 49 Comuni della Provincia di Lecco“.

Diego Minonzio (@DiegoMinonzio) / XPreoccupa insomma i colleghi “il fatto che i giornali che fanno capo a Enova vengano utilizzati come una sorta di serbatoio de La Provincia di Como: per risolvere un problema di organico del quotidiano di Sesaab, evidentemente ritenuto da Direttore e Azienda prioritario rispetto alle gravi e prolungate difficoltà in cui versano le edizioni di Lecco e Sondrio, viene depauperato il già risicato (dal punto di vista numerico) patrimonio di risorse umane di Enova. Tutto ciò premesso, chiediamo con urgenza un incontro con Direttore (Diego Minonzio, nella foto a sinistra) e Azienda”.

Sul tavolo del vertice richiesto dal Cdr, “Ripristino della pianta organica dell’edizione di Lecco e completamento della catena gerarchica. Ricordiamo che dall’inizio delle pubblicazioni di Enova, La Provincia di Lecco ha potuto contare solo su un caporedattore, per cui il ruolo di vicario è stato affidato a due redattori ordinari: una soluzione che doveva essere transitoria (resa possibile dal senso di responsabilità dei due redattori che svolgono mansioni e si sobbarcano responsabilità ben superiori a ciò che compete al loro “grado”) e che invece si sta protraendo ormai da sei mesi. Potenziamento delle risorse umane delle edizioni di Lecco e Sondrio. L’esperienza ha già dimostrato che basta un problema di salute di un singolo redattore (eventualità non certo straordinaria) per costringere tutti gli altri a rinunciare a riposi e/o ferie, che si vanno ad aggiungere a tutti quelli già maturati, andando ad aggravare la situazione aziendale”.

“In quest’ottica” ricorda la rappresentanza sindacale come l’edizione di Lecco sia “ancora sprovvista di figure professionali fondamentali come quella del “nerista” e del “giudiziarista“. Crediamo non sia più possibile attendere oltre. Tra l’altro, questa può essere l’occasione di trasformare un problema in opportunità: le dimissioni di un collega il cui costo aziendale è indubbiamente elevato liberano risorse che auspichiamo Enova voglia reinvestire nel capitale umano che, checché se ne dica, rappresenta il cuore e la forza trainante di qualsiasi giornale”.

A distanza di pochi mesi (novembre 2023) dalla fondazione della nuova impresa editoriale – con molti bei nomi dell’imprenditoria locale lecchese e della Valtellina – mentre mancano notizie precise sui famosi progetti innovativi che stanno all’origine anche della scelta della denominazione societaria, si evidenziano le difficoltà della parte cartacea del gruppo. Che, si sussurra dalle parti di Como, sarebbe considerata dai vertici il terzo asset sui tre di Enova (in testa TV e web).

RedLC