ARCHITETTI AL M.E.C.I. CON IL CONVEGNO SULLA RIGENERAZIONE URBANA

LECCO – Nell’ambito di M.E.C.I., Mostra Edilizia Civile Industriale, che si è svolta a Lariofiere dal 16 al 18 maggio, l’Ordine degli Architetti PPC di Lecco ha organizzato nella giornata di sabato 18 maggio un convegno dal titolo ‘Il futuro delle città nell’epoca della rigenerazione urbana’.

Al convegno erano presenti Gianluca Comazzi, assessore regionale al Territorio e Sistemi Verdi intervenuto con un videomessaggio, Giuseppe Riva, consigliere dell’Ordine Ingegneri di Lecco, Piergiorgio Caspani, neopresidente del Collegio Geometri di Lecco, Anselmo Gallucci, presidente dell’Ordine degli Architetti e Giuseppe Rusconi, assessore allo Sviluppo Urbano del Comune di Lecco. I lavori sono stati coordinati da Maria Cristina Spoto, vicepresidente dell’Ordine.

Durante il convegno sono stati illustrati alcuni interventi di rigenerazione: Giovanni Annoni, dello studio A 23900, ha presentato un intervento nel vecchio nucleo di Pescarenico, Umberto Gerosa dello Studio grs – ARCH ha presentato il progetto sull’area Odobez in rione San Giovanni e quello del nuovo albergo in piazza Diaz.

“Il convegno – fanno sapere dall’Ordine – è stata l’occasione per offrire a più interlocutori una riflessione sul tema della rigenerazione urbana: agli amministratori comunali chiamati, per responsabilità politico-amministrativa, a fissare le regole della rigenerazione, agli architetti e a tutti i progettisti che sono interessati per ragioni professionali al tema e a tutti coloro che vivono le città”.

Quello della rigenerazione urbana rappresenta uno dei temi urbanistici più attuali del momento e il convegno ha costituito l’occasione per conoscere in particolare l’attività svolta dal Comune di Lecco. “Grandi sono le aspettative per questi interventi perché in questi ultimi anni è cresciuta molto dentro le città l’aspettativa per una migliore qualità degli spazi pubblici urbani, una riduzione dell’inquinamento, una migliore gestione del traffico e dei parcheggi, un bisogno crescente di natura e aree verdi, quali premesse per un innalzamento della qualità della vita di chi le abita”, conclude l’Ordine.