ANCHE I CHIERICHETTI LECCHESI AL MEETING DIOCESANO 2024

MILANO – Anche alcuni chierichetti provenienti dal Decanato di Lecco hanno partecipato con 4000 coetanei all’annuale Meeting Diocesano nel Duomo di Milano. La suggestiva cerimonia di preghiera è stata presieduta dall’arcivescovo Mario Delpini che ha saputo coinvolgere i ministranti attraverso preghiera, le testimonianze, i canti e le letture bibliche. Avvicinandosi la festività di Pentecoste, il meeting – preparato dal direttore del Mo.Chi, il Movimento chierichetti, don Michele Galli, con la collaborazione di alcuni seminaristi ha avuto come tema dello Spirito Santo.

“Oggi, voglio suggerirvi tre parole per accompagnare altrettante posizioni che si prendono nelle celebrazioni. Pensatele intensamente, iniziate da quando vi sedete: dovere dire dentro di voi…” Ha esordito l’Arcivescovo. Coinvolgendo anche direttamente i bambini e i ragazzi Delpini ha lasciato tre parole per la preghiera: Parlami, Eccomi, Mio Signore e Mio Dio.

“Pensateci bene e cominciate dal momento in cui vi sedete: quello che dite in voi stessi: “Parla a Gesù!” Le tue parole mi affascinano. Sei un amico che mi riempie di gioia. Dimmi, sì! Le tue parole mi danno coraggio: Tu sei il Signore che mi indica la via, la via della vita; tu sei il maestro che sa riconoscere le mie paure e le mie domande. Dimmi, sì! Sai perché sono triste e mi conforta, sai cosa mi spaventa, e tu mi tieni la mano”. Ha esordito l’Arcivescovo nella sua Omelia, “La seconda parola – “Eccomi” – è rilevante quando ti alzi. Seguirti mi aiuterà a conoscere il percorso e la meta. Eccomi qui: mi sento libero e felice di stare con te e gli altri tuoi amici: è un’avventura affascinante. Eccomi qui: non voglio stare solo, non voglio rimanere bambino, non voglio sentirmi inutile.” Gridando “Alzati e sii qui”, l’arcivescovo quasi urla, e la cattedrale squilla con migliaia di voci su suo invito. Subito dopo Delpini lancia ai Ministranti: “Mio Signore e mio Dio“, quando “guarda verso il pane e il vino consacrati e fai una vera genuflessione”.

Al termine sono stati nominati numerosi nuovi cerimonieri.