ANTONIO ROSSI AL BADONI: DIALOGO CON I RAGAZZI
SU STILI DI VITA E SPORT

LECCO – Settecento ragazzi, appartenenti alle undici terze classi degli istituti Badoni e Bovara di Lecco, hanno incontrato l’assessore regionale allo Sport e Politiche per i giovani Antonio Rossi, per discutere con lui di stili di vita che consentono di migliorare la propria forma psicofisica.

Il campione olimpionico, per oltre due ore, ha raccontato il percorso e le esperienze che gli hanno permesso di raggiungere i grandi risultati sportivi che tutti conosciamo.  A corollario delle sue parole sono stati proposti alcuni video dei momenti clou della sua carriera olimpica. “Il  progetto ‘educazione alla salute’, proposto dal Collegio docenti dell’Istituto Badoni  – ha detto l’assessore – è un modo intelligente e costruttivo per insegnare ai ragazzi il rispetto degli altri, di se stessi e del proprio corpo. Sollecita in loro la riflessione e la discussione al fine di acquisire uno stile di vita sano che si concretizzi in scelte alimentari adeguate, in una regolare attività fisica  e in comportamenti idonei”.

Antonio Rossi ha poi spiegato come un ragazzo che si applica nello studio e nell’attività fisica, evita stili di vita sbagliati. “Anche al giovane sportivo – ha detto l’assessore – piace uscire, andare in discoteca e stare con gli amici ma, sapendo che l’indomani avrà una gara importante o dovrà concentrarsi sull’allenamento, non si permetterà il lusso di eccedere nel bere o, ancor peggio, di usare sostanze non idonee. Il vero sportivo sa quanto certe scelte possano avere conseguenze gravi sulla preparazione atletica, sull’organismo e sui risultati sportivi”.

Alcuni studenti hanno rivolto alcune domande sul doping . “Personalmente  – ha risposto Rossi – non mi hanno mai offerto di doparmi e, da sportivo, non ho mai pensato che gli altri lo fossero. Nel nostro Paese i controlli antidoping sono i più efficaci e severi al mondo. Barare, oltre che rischioso per la propria salute ed immagine, è fortunatamente sempre più difficile visto che i prelievi vengono conservati per ben sette anni e che, ciò che oggi non viene rilevato, potrebbe esserlo in seguito (Armstrong ne è la riprova).

Antonio Rossi ha concluso il suo intervento spronando i ragazzi a dare il meglio di loro nello studio e nello sport, ottima palestra di vita, in grado di forgiare il carattere che consentirà di affrontare i problemi che dovranno affrontare in futuro.