PROVINCIA, BRUSEGHINI:
“AFFONDA LA FILIERA CORTA
DEL LATTE LECCHESE”

CONSIGLIO PROVINCIALELECCO – Lunedì sera il consiglio provinciale di villa Locatelli alla presenza di 20 consiglieri su 30. Il presidente Nava, su richiesta del consigliere pd Cardamone, espone all’assemblea le ragione del suo rifiuto ad incontrare il ministro Zanonato presente in città ribadendo di ritenerlo responsabile per il nulla fatto dal governo a favore della piccola media impresa. Aggiunge inoltre che nell’incontro pubblico non sarebbe stato previsto un intervento del presidente della provincia e a dimostrazione che la sua scelta non è stata imposta da rivalità partitiche rivela che presto accoglierà il ministro dei beni culturali e delle attività turistiche Massimo Bray a Lecco per occuparsi di villa Manzoni, del ponte Visconti e della candidatura di San Pietro al Monte a Patrimonio dell’umanità Unesco.

Tocca poi all’assessore ai trasposti e mobilità De Poi chiarire al consigliere leghista Pasquini che ancora nessuna decisione definitiva è stata presa a livello regionale in merito alla destinazione dei 16 nuovi convogli ferroviari acquistati dal Pirellone, garantendo il suo impegno per la causa delle tratte Bergamo-Lecco, Milano-Lecco-Colico e Como-Lecco.

Approvata a larga maggioranza la convenzione per la valorizzazione del sistema museale provinciale e accolta dalla giunta l’osservazione del consigliere leghista Pasquini affinché gli edifici in carico alla provincia espongano la bandiera dell’ente, la seduta si accende al momento di nominare i nuovi revisori dei conti e determinarne relativo compenso. L’assessore Fumagalli e il segretario Bianchi presentano le condizioni del contratto dei tre nuovi incaricati, secondo norma di legge sorteggiati su base regionale dagli uffici della prefettura. Il consiglio è dunque chiamato a ratificare una scelta terza senza possibilità politica di opporvisi (l’eventualità causerebbe la mancata approvazione del piano finanziario per l’anno 2014 e di conseguenza il decadimento del consiglio). La provincia ha potuto solo ridiscutere incarichi – uno in più, l’Ato – e compensi – 17.000 € per il presidente del collegio e 11.000 € per i due collaboratori a fronte di massimi consentiti rispettivamente di 26.000 e 17.000 €.

Bocciata la mozione del capogruppo pd Italo Bruseghini per un’ulteriore riduzione del 10% degli emolumenti, il consiglio approva la nomina con i voti della maggioranza e con l’astensione della minoranza che restando in aula garantisce il numero legale.

Concludono la seduta due interrogazioni firmate dallo stesso Bruseghini. La prima è indirizzata al vice presidente Simonetti che promette di fornire nel prossimo consiglio informazioni dettagliate sugli studi di fattibilità e il procedere dei lavori riguardanti i sottopassi ferroviari/svincoli lungo la SP72 all’altezza di Bellano, Dervio e Piona. La seconda, rivolta all’assessore Signorelli e simbolicamente all’ex titolare dell’agricoltura Dadati, sancisce il fallimento del programma provinciale di filiera corta per il latte lecchese inaugurato oltre due anni fa, in pratica una serie di distributori automatici nel territorio provinciale. Signorelli non si sbilancia ufficialmente sull’interruzione del progetto ma porta all’assemblea una serie di motivazioni che lasciano intuire come questo non rientri più nei piani di villa Locatelli. Si parte dal non rispetto dei parametri sanitari del prodotto trattato per quella specifica tecnica di distribuzione, passando alla scarsa motivazione dei produttori; si considera l’ipotetica saturazione del mercato causata da palazzo Bovara nell’identificare in città due aree per distributori dello stesso genere (ipotetica in quanto ancora nessun distributore è stato installato) e si termina ammettendo di preferire altre destinazioni per i pochi finanziamenti a disposizione.

Cesare Canepari