SMART WORKING: L’IMPORTANZA DI UNA POSTAZIONE COMODA E FUNZIONALE

Da situazione provvisoria legata a un periodo emergenziale, lo smart working è diventato una modalità di lavoro consolidata.

Sinonimo di flessibilità, permette di ottenere un maggior equilibrio fra vita privata e professionale, senza contare che contribuisce a migliorare il benessere, le performance e il senso di soddisfazione personale.

Tuttavia, il lavoro da remoto deve essere supportato da una postazione ad hoc, che possa favorire la produttività, rendendo l’ambiente comodo e funzionale.

Smart working: l’importanza di ripensare gli spazi domestici

L’integrazione di una postazione di smart working nello spazio abitativo deve prevedere un’accurata fase di progettazione. Ciò indipendentemente dalla presenza di un ufficio domestico, dal momento che non sempre lo spazio pensato per il lavoro dispone di tutto il necessario.

Dalle forniture per ufficio agli apparecchi tecnologici, gli elementi da valutare per creare un perfetto home office sono diversi, ma sono indispensabili per favorire la continuità operativa e il benessere a tutto tondo nel lavoro.

Monitor e pc: come scegliere i dispositivi più adatti allo smart working?

Il computer è l’elemento più importante per lavorare. Naturalmente, le caratteristiche tecniche devono essere valutate in base all’impegno e all’attività svolta e, qualora siano richieste performance elevate, bisogna optare per un computer di tipo professionale.

Lo stesso vale per i monitor, che devono rispondere a requisiti variabili in base alla tipologia di lavoro svolto. Lyreco, la realtà specializzata nelle forniture per l’ufficio e per gli ambienti di lavoro, nel suo web magazine propone una guida per facilitare la scelta, mettendo in relazione la dimensione dello schermo del pc con tutti quegli aspetti che possono fare la differenza.

Difatti, in base alle esigenze, risoluzione (Full HD, GHD o 4K) e dimensione della diagonale, calcolata in pollici, dovrebbero essere valutate insieme. In particolare, è bene ricordare che l’ampiezza in pollici deve essere tanto più ampia quanto più alta è la risoluzione.

Inoltre, è necessario tenere conto anche dello spazio nell’area di destinazione, dal momento che, al crescere dell’ampiezza del monitor, deve aumentare la distanza dal volto.

Smart working e postura: perché scegliere una sedia ergonomica

Quando si progetta uno spazio di lavoro domestico comodo e funzionale, non si può non prestare attenzione alla seduta, che non è soltanto un elemento d’arredo, ma un vero e proprio sostegno all’attività professionale.

Di conseguenza, qualunque sia la dimensione della postazione, la scelta deve ricadere sempre su una sedia ergonomica, che ha la capacità di sostenere la seduta e correggere eventuali vizi di postura.

Una sedia ergonomica, in particolare, è regolabile in altezza: un’opzione che permette di mantenere la giusta postura e allineare il viso con lo schermo. Inoltre, è dotata di un meccanismo utile alla regolazione come quello a contatto permanente, che assicura l’aderenza tra schiena e schienale, per un effetto defaticante anche dopo molte ore di lavoro.

Postazione di lavoro: l’illuminazione corretta per lo smart working

Per un ufficio pensato per lo smart working che possa dirsi davvero comodo e funzionale, è bene non trascurare l’importanza dell’illuminazione. È assodato infatti che la luce naturale negli ambienti di lavoro abbia la capacità di ridurre i livelli di stress, incrementando il senso di benessere e la soddisfazione quotidiana.

Se lo spazio lo consente, può essere utile disporre la postazione in prossimità di una finestra, optando per una collocazione che permetta alla luce di raggiungere la scrivania lateralmente. Tuttavia, è altrettanto importante prevedere l’inserimento di una fonte luminosa artificiale, preferendo lampade da tavolo led dotate di braccio regolabile.

Tra le opzioni che non dovrebbero mai mancare in una lampada da smart working, ci sono la possibilità di adattare il livello di intensità e la temperatura, oltre a una luce biologicamente efficace, capace di simulare la luce naturale negli ambienti chiusi.

Una lampada di ottima qualità può contribuire infatti a ridurre il senso di affaticamento, favorendo la concentrazione, l’efficienza e di conseguenza la fase produttiva.