CALCIO LECCO, UN PASSETTINO AVANTI MA SI RESTA A BOCCA ASCIUTTA

LECCO – L’emblema del momento negativo che sta attraversando il Lecco è racchiuso in una battuta casualmente sentita in città al termine della sconfitta interna con il Cosenza (1-3) quando un ragazzo chiede a un suo coetaneo: “Cosa ha fatto il Lecco?”. La risposta recita: “Ha vinto”. L’altro abbozza un sorriso, subito spento dalla replica finale. “No. Scherzo di Carnevale! Ha perso 3-1”. Purtroppo siamo arrivati a questo punto, le sconfitte in serie (sei di fila) diventano materia di battute miste a rassegnazione. Sta al nuovo mister Alfredo Aglietti “ricacciare” in gola tali espressioni. Certo non è compito facile: Aglietti ha accettato una sorta di missione impossibile.

La gara con il Cosenza non ha dunque portato punti in tabella, la difesa si è dimostrata al solito vulnerabile anche se si è notata un minimo di reazione. Diverse le palle gol costruite e non capitalizzate dal Lecco, l’essere cinici sottorete è un altro annoso problema da risolvere. L’augurio è che si possano seguire le orme della coppia Bonazzoli-Malgrati, sconfitta all’esordio 0-2 con l’Ascoli e in seguito una serie di risultati importanti, su tutti il successo esterno di Palermo e i trionfi su Bari e sulla capolista Parma. Tra più positivi nel match con i calabresi, Lepore, Novakovich, in parte Guglielmotti e Ierardi, quest’ultimo due volte vicino alla marcatura.

Intanto sabato un altro scontro diretto attente il Lecco in terra umbra sul campo della Ternana, ad oggi i blucelesti sono usciti sempre sconfitti o quasi nelle gare contro le dirette rivali, fu così pure con i neroverdi anzi all’andata maturò la beffa: Lecco avanti 2-0 al termine del primo tempo e sconfitto 2-3 al 90’. Attualmente il Lecco dista cinque lunghezze dai playoff, gradino occupato dal tandem Spezia-Ternana Al Liberati dunque serve un solo risultato: vincere. Se infatti il pari lascerebbe accesa la fiammella seppur tenua di una speranza chiamata serie B, perdere avrebbe tanto di una sentenza anticipata a cui manca solo l’ufficialità della matematica o giù di lì. Insomma la nenia, magari ripetitiva ma assolutamente veritiera, afferma che i punti che valgono oro vanno conquistati con le dirette concorrenti, e purtroppo il Lecco in questo senso è colpevolmente mancato. Doppia sconfitta con la Feralpisalò, rovesci con Ascoli e la citata Ternana e pareggio 0-0 al Rigamonti-Ceppi con lo Spezia.

Un tabellino che va al più presto modificato o saranno guai seri anche perché una settimana decisamente tosta attende le aquile del Resegone impegnate sabato alle 16.15 a Terni, martedì nel turno infrasettimanale a domicilio nel derby con il Como alle 20.30, a chiudere sabato 3 marzo a Bolzano contro il Sudtirol. Partite decisive in cui non va sbagliato nulla, il tanto decantato approccio mentale all’incontro e anche nella circostanza in cui le gare dovessero assumere una piega indesiderata, deve essere su livelli d’eccellenza. Si vince e si perde prima con la testa che con una pur assestata pedata alla sfera, o schema attuato sul rettangolo verde.

Alessandro Montanelli