RACCONTO. ‘LE AVVENTURE DI MORSICONE’ DI CARLO VARESI, 12ª PUNTATA

Le avventure di Morsicone
di Carlo Varesi*

Dodicesima puntata

All’udire le parole dell’amico Raoul, Morsicone trasalì.

Chiedendogli se si era innamorato di Anna la faina, Raoul lo aveva completamene spiazzato. Morsicone non si aspettava un epilogo così del dialogo con l’amico leprotto.

Morsi si era spaventato. E tanto. Lasciò la dimora dell’amico senza dire più nulla e scappò nel bosco. Era ancora buio e si sentiva smarrito, quasi smascherato.

Gli venne in mente un’idea che sempre più diventava fissa. Si era davvero innamorato di Anna? Era successo senza che lui se ne accorgesse? E ora? Doveva prendere atto di questa sua realtà?

Queste solo alcune domande che affollavano la mente di Morsicone, domande piccole e grandi alle quali non riusciva a trovare risposta.

La notte stava lasciando il passo alla prima luce dell’alba e i fantasmi di Morsicone cominciavano a dileguarsi.

Il gattone si era un po’ calmato e ora vedeva meglio la situazione fuori di sé e dentro di sé.

La prima cosa che gli venne in mente fu questa: ”Ma io non mi sono mai innamorato nella mia vita. Cosa ne so io dell’amore…”

Però subito si ricordò che nella sua vita aveva preso la decisione di aiutare gli altri. E questa cosa non poteva precludere l’amore, l’abbracciare l’amore.

Ma, in fondo, cosa era poi l’amore? Forse un’imperscrutabile e misteriosa forza che ci fa perdonare tutto e volere bene ad ogni costo, gratuitamente.

Amare le creature che incontriamo, la vita, se stessi.

Ma Anna non sarebbe stata una creatura qualunque, ma sarebbe stata la “sua creatura”, quella che amava in maniera imperscrutabile.

Morsicone, camminando per i sentieri del bosco, si ricordò di quando aveva una paura enorme di addentrarsi in questo bosco. E subito gli passò d’avanti agli occhi tutto quello che gli era successo da quando aveva oltrepassato il giardino.

In fondo lui era un semplice gattone che non voleva avere tante ambizioni dalla vita. O, almeno, era così un tempo.

Ma ora le cose erano cambiate, lui era cambiato e molto.

Però il pensiere fisso rimaneva. Si era innamorato di Anna la Faina sì o no?

E Morsicone trovava si risposta a tanti altri quesisti della sua esistenza ma non a questo.

“Sono innamorato? Come si è quando si è innamorati? Anna mi corrisponderà?” erano le domande che gli affollavano la mente.

Si rendeva conto di sentirsi strano. Ma capì che era più preda della paura che altro.

Allora che fare?

Il giorno era arrivato e con lui si era animato tutto il bosco. Non c’era più quel silenzio che, misto all’oscurità spaventava e confondeva.

Ora Morsi si sentiva più tranquillo e prese la strada di casa. Era anche molto stanco e non aveva più la forza di porsi domande con cui confrontarsi e lottare.

Dopo un po’ arrivò al giardino che tempo prima aveva voluto a tutti costi varcare. E improvvisamente gli balenò una domanda chiara e tremenda: ”Ma ne è valsa davvero la pena?”

Il gattone barcollò a questo grande, ennesimo dubbio.

Capì che era stanco. Si buttò nel letto e rimandò tutti i quesiti a quando si sarebbe svegliato.

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Carlo Varesi vive a Uggiate Trevano (CO), dove si è trasferito anni fa, proveniente da Milano.
Ama scrivere, ha pubblicato due libri e vinto diversi concorsi letterari.

Le avventure di Morsicone è uno dei racconti dell’autore ambientati sul lago di Como.

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