CARTA VETRATA/APPUNTI
PER UN FILM. ASSESSORE: CHI HA APERTO QUELLA PORTA? BOH!!!!

LECCO – Edizione speciale della nostra rubrica “urticante”. Che per una volta si tiene in ambito diverso (in questo caso cinematografico). Ecco allora la recenzione firmata C. V. Dedicata ad un “film” che punta al genere farsa.

Titolo: I segnaposto della politica locale.

Personaggi e interpreti: Un consigliere comunale, l’Assessore all’Istruzione, i Nas.

 

Location: Consiglio Comunale lunedì 4 novembre 2013 ore 19:30

 

Contesto: Domande di attualità, art. 52 del Regolamento di funzionamento del C.C.

SCENA UNO Interno sera

Il Consigliere Comunale rivolgendosi all’attrice protagonista, l’Assessore all’Istruzione, chiede, avendo cura di parlare adagio e scandendo bene le parole, la sua domanda in relazione alla mensa scolastica ed alle ultime problematiche legate alla qualità del servizio dopo il recente intervento dei NAS

DIALOGHI:

Consigliere Comunale: “Illustre Assessore all’Istruzione con questa mia domanda di attualità sono a chiederle una risposta in merito al controllo dei Nas (Nucleo anti sofisticazioni) avvenuto il 9 ottobre presso la scuola dell’Infanzia di Via Ghislanzoni. E’ precisamente se è stato espletato a seguito di segnalazione o controllo ordinario”

Assessore all’Istruzione: “Non è a me che deve domandarlo. Deve domandarlo ai Nas”

Se ci fosse un regista, uno di quelli bravi però, il cambio in corsa dell’attrice protagonista sarebbe immediato. Non essendo credibile nemmeno nei film di Checco Zalone.

SCENA DUE interno sera

Voce Fuori campo:

I Nas vengono in una tua scuola, vengono a casa tua in un certo senso – fai presumibilmente non a tua insaputa l’Assessore all’Istruzione, si all’Istruzione – e non sai perché son venuti? Perché ti han suonato alla porta? Chi li ha chiamati?

Non ti sei informata? Non ti informi?

TITOLI DI CODA

Sanzionano la Ditta a cui tu hai dato l’Appalto per la refezione dei bambini dell’asilo o, comunque, tu sei il soggetto che in ultima istanza sovraintendere, con cui loro hanno firmato il contratto, e non ti preoccupi di informarti? Dopo un controllo del Nucleo anti sofisticazioni che ha pure sanzionato per irregolarità.

Ti chiedono chi ha ha aperto quella porta e rispondi: Boh!!

Non ti preoccupi di chiedere conto? Dopo un mese???

LA MORALE DLE FILM:

Nonostante la povertà di mezzi, ci si può divertire lo stesso.

Unico obbligo: al posto di stare a Lecco si deve soggiornare su Marte.

Dove, già l’abbiamo capito, toccherà condividere qualche serata ma nemmeno un pasto, con l’Assessore all’Istruzione, che lì, con evidenza dei più, da tempo, è di casa.

Commento della stampa alla prima del film:

CARTA VETRATA:

Tra i miei trascorsi professionali più imbarazzanti ricordo meste trascrizioni pre-elettorali di “dichiarazioni di voto per il PCI” estorte ad attori e cantati che in buona parte indossavano il voto a sinistra come un capetto d’abbigliamento scapricciato. Ma lì, almeno, si prendeva un partito e lo si addobbava, come un albero di Natale, di palle e luminarie.

Qui palle e luminarie adornano il nulla. Il Consigliere comunale, che è un grande ottimista, con quella domanda a bruciapelo, sperava, dopo le feste, di togliere l’Assessore all’Istruzione e trovarci sotto qualcosa.

La produzione del film deve aver puntato alla farsa, in questi tempi di crisi.

La recitazione dell’attrice protagonista, anche questa volta, non ha avuto il coraggio del ruolo, questa opacità non restituisce fiducia nella politica fatta di buone idee, grandi ideali e scelte di tutela del cittadino, tantopiù se dell’asilo.

Con questa malinconia la vostra Carta Vetrata vi augura la buonanotte.

Sipario.

C. V.

non aprite quella porta