AZIONE LECCO SI MOBILITA PER IL CASO PASSAPORTI

LECCO – Azione Lecco ha voluto fare il punto sulle difficoltà nella richiesta del passaporto, problema nazionale che si ripercuote anche sulla provincia di Lecco.

La sezione lecchese di Azione, il partito di Carlo Calenda, ha voluto riprendere il lavoro di indagine svolto dall’onorevole Fabrizio Benzoni sulle lungaggini che ostacolano le richieste del passaporto; le proposte dei parlamentari di Azione sul tema hanno trovato la piena approvazione della segretaria provinciale Eleonora Lavelli.

Di seguito il comunicato integrale di Azione Lecco:

La richiesta del passaporto da anni è diventata una vera e propria missione impossibile, vista la grande difficoltà nel prenotare, anche telematicamente, un appuntamento in Questura.

Anche nella Provincia di Lecco le liste di attesa non sono di minore durata e le code all’ingresso degli uffici pubblici nemmeno. Anzi. Trovare una data utile per presentare un’istanza per il rilascio o il rinnovo del passaporto richiede mesi e mesi di anticipo, con il rischio di lasciarsi scappare viaggi e opportunità di lavoro. Eppure, benché il problema sia evidente, le Istituzioni nazionale su questo tema faticano a dare risposte.

L’on. Fabrizio Benzoni, segretario regionale del Partito guidato da Carlo Calenda, così come i colleghi di Azione-Per-Renew della Camera, ha infatti chiesto più volte al Ministero competente che venisse affrontato il tema e gestito il problema, nonostante questo – dichiara Benzoni – “a un anno dalla mia prima interrogazione al Ministro dell’Interno sulle lungaggini nel rilascio dei passaporti nulla è cambiato: i cittadini sono costretti ad aspettare mesi per accedere a un loro diritto. Una situazione inaccettabile, che si consuma nel disinteresse del governo. Eppure basta avere un minimo di contatto con la realtà per sapere che sono tantissimi i cittadini e le imprese che pagano questa inefficienza con danni alla vita personale, economica e lavorativa.”

E, a proposito di contatto con la realtà e con i problemi dei cittadini, il deputato Fabrizio Benzoni ha lanciato sui propri social una raccolta di segnalazioni (al form disponibile a questo link) sulle difficoltà dei cittadini nell’ottenimento del documento di identità.

”Il governo – incalza Benzoni – deve ai cittadini delle spiegazioni non più rimandabili su una situazione di ritardi gravissimi”. I primi numeri del questionario lanciato dal parlamentare, visibili online, dicono che il 38,5% dei rispondenti ha dovuto aspettare tra gli 8 e i 10 mesi per l’appuntamento in Questura, il 26,9% tra i 4 e gli 8 mesi, il 7,7% tra i 2 e i 4 mesi e il 26,9% tra 1 e 2 mesi. Di questi, il 7,7% ha subito danni economici a causa della lentezza del sistema. D’altra parte, i dati Altroconsumo citati nel form dicono che i tempi di attesa per il rinnovo del documento si attestano ancora intorno ai 4 mesi a Brescia, 10 mesi a Venezia, 8 mesi a Bolzano e 7 mesi a Cagliari. ”Per risolvere il problema avevamo proposto al governo diverse soluzioni: dall’eliminazione del vincolo di territorialità per l’appuntamento in questura, alla digitalizzazione dell’iter e all’incremento del personale”, spiega Benzoni, che prosegue: ”nonostante l’annuncio della possibilità di far richiesta del documento anche alle Poste, continuiamo a ricevere tantissime segnalazioni. Problemi che per ogni cittadino si traducono in continui disagi e ansie e purtroppo anche in danni economici”, conclude.

Molto soddisfatta dell’attivismo dei parlamentari di Azione la Segretaria provinciale Eleonora Lavelli: “il lavoro che Fabrizio Benzoni e Giulia Pastorella stanno portando avanti alla Camera dei Deputati è significativo e lodevole. I problemi concreti dei cittadini devono trovare spazio nelle discussioni parlamentari, così come sui territori, e devono essere al centro dell’agenda politica dei partiti e, posso dire, il miglioramento dei ritardi della burocrazia è senz’altro un tema caro ad Azione. Il ruolo delle minoranze deve proprio essere quello di pungolare i governanti su questioni serie e puntuali e credo proprio che Azione stia lavorando avendo ben in mente questo obiettivo.”

Michele Carenini