MORTO GIULIO BOSCAGLI, SINDACO DALL’86 AL ’93. I RICORDI DELLA POLITICA

LECCO – È morto Giulio Boscagli, classe 1948, esponente di Comunione e Liberazione, sindaco di Lecco dal 1986 al 1993, eletto in consiglio regionale nel 2000 e dal 2008 al 2012 assessore regionale alla Famiglia. Boscagli lascia la moglie, Anna Maria Formigoni, sorella di Roberto, e sei figli.

Il sindaco, la giunta e il consiglio comunale “esprimono vicinanza alla famiglia e a tutti i cari di Giulio Boscagli e ricordano con profonda gratitudine l’impegno civico profuso in tutti i ruoli e le cariche ricoperte, con particolare riferimento ai sette anni in cui guidò la città di Lecco”.

Le esequie, alle quali saranno presenti il sindaco, il Gonfalone del Comune di Lecco e la Scorta d’onore della Polizia locale in alta uniforme, si terranno mercoledì 17 gennaio alle 10:45 nella Basilica di San Nicolò a Lecco.

La Segreteria Provinciale della Lega Salvini Premier, appresa la scomparsa di Giulio Boscagli, figura importante della vita politica lecchese già sindaco di Lecco e assessore regionale, esprime le sue condoglianze ai familiari e si unisce a loro in questo momento di dolore.
Daniele Butti
segretario provinciale della Lega

 

Pensando in questi giorni a Giulio Boscagli mi è tornato in mente un episodio sul finire degli anni 80.
Giulio era sindaco della città e io giovanissimo segretario cittadino del PCI di Lecco.
Erano momenti di fibrillazione e accesa discussione in consiglio comunale fra la maggioranza che sosteneva il sindaco e la minoranza rappresentata in particolare dal Partito Comunista.
Giulio mi chiamo per chiedermi se si potesse fare un incontro con qualcuno del gruppo del PCI per vedere di trovare dei punti di caduta e una condivisione dei problemi che erano all’epoca in discussione.
Chiamai l’amico Vittorio Addis, allora capogruppo PCI in consiglio comunale e diedi ad entrambi un appuntamento domenicale a casa mia per un confronto costruttivo fra le parti.
Quel giorno ero a Sirone da amici e mi accorsi di essere in clamoroso ritardo perché mi scordai l’ora giusta dell’appuntamento, quando arrivai a casa trovai Giulio e Vittorio nel parco del residence dove abitavo che chiaccheravano amabilmente e avevano salutato diverse persone residenti che vedendoli assieme aggirarsi all’interno del sito si saranno chiesti cosa ci facessero sindaco e il capo dell’opposizione in quel posto.
Ovviamente quando arrivai bonariamente mi mandarono a quel paese per il ritardo e perché la riservatezza dell’incontro era ormai saltata, poi entrammo in casa a discutere dei problemi della città.
Ho voluto partire da questo episodio per ricordare Giulio Boscagli perché era un’epoca diversa da quella che stiamo vivendo, un’epoca dove il rispetto per l’avversario politico era totale, che portava un Sindaco a tentare sempre la mediazione, a cercare la condivisione e la relazione corretta all’interno dell’istituzione municipale, nonostante il clima ideologico agguerrito.
Con Giulio durante il suo mandato ci sentivamo spesso e comunque essendo amici il rapporto era facilitato e confidenziale.
Ci sono tanti altri momenti in cui ci siamo trovati in percorsi condivisi dalla nascita dell’ istituto scolastico “Pietro Scola” alle relazioni tra le nostre famiglie.
Credo che a Giulio vada riconosciuto il suo amore autentico per la città di Lecco, il suo impegno verso l’istruzione e l’educazione delle giovani generazioni, la passione per la nobile arte della politica quella che guarda ai risultati e non supinamente agli schieramenti.
Durante il suo mandato nel 1987 qualche ” buontempone” non trovò di meglio che far pubblicare sul Corriere della Sera una macabra e falsa notizia della sua morte.
Mi ricordo che ci ridemmo su e gli dissi che gli avevano allungato la vita anche se ovviamente l’episodio era stato tutt’altro che piacevole.
Ora che quel momento è prematuramente arrivato, anche a nome di Appello per Lecco, voglio ringraziare Giulio per quello che ha voluto e potuto fare per la nostra città e comunità.
Grazie per il tuo impegno, per la condivisione dei momenti, per esserci stato sul piano culturale, sociale e politico.
A Annamaria alla sua numerosa famiglia un abbraccio e le più sentite condoglianze.
Corrado Valsecchi
Appello per Lecco

 

La Giunta regionale della Lombardia si è aperta oggi con un momento di raccoglimento nel ricordo di Giulio Boscagli, già assessore e consigliere regionale, del quale si è appresa la notizia della prematura scomparsa in queste ore.
“C’è grande rimpianto – ha detto il presidente Attilio Fontana esprimendo il cordoglio della Regione – perché Boscagli è stata una persona capace e sempre propositiva. Un amico che ha contribuito fattivamente alla costruzione di progetti e leggi che hanno portato la Lombardia a essere sempre più forte e competitiva”.
Un ricordo particolare è stato portato anche dai sottosegretari Mauro Piazza che “da lecchese, come Boscagli” ha evidenziato “quanto preziosa sia stata la sua attività istituzionale” e da Raffaele Cattaneo, a lui legato da una particolare amicizia che ha definito Boscagli “un grande uomo, sempre disponibile e mai sopra le righe. Un modello da seguire”.

 

Partecipo a titolo personale e a nome dell’ Amministrazione Comunale di Valmadrera al dolore dei familiari per la scomparsa di Giulio Boscagli, sindaco e assessore della Città di Lecco e assessore regionale.
Abbiamo avuto insieme la comune importante esperienza della Democrazia Cristiana lecchese e, anche quando la divisione dei cattolici in politica ha portato a strade diverse, sempre vi è stata grande stima .
Giulio è entrato in politica in coerenza al suo impegno culturale e religioso e sempre i riferimenti alla dottrina sociale della Chiesa, sono stati la guida della sua attività civica, dove è stato un interlocutore autorevole per tanti amministratori di tutte le parti politiche .
Penso che sarà doveroso per la città di Lecco trovare occasioni per ringraziarlo e per ricordarlo .
In questo momento di dolore, penso ci accomuni il pensiero di una preghiera.
Antonio Rusconi
Sindaco di Valmadrera

 

Desidero esprimere il cordoglio della Provincia di Lecco per la scomparsa di Giulio Boscagli e la nostra più sentita vicinanza ai suoi familiari in questo triste momento.
In tutte le sue diverse cariche istituzionali, ricoperte durante la lunga attività di amministratore pubblico, Giulio Boscagli ha rappresentato un significativo e solido punto di riferimento politico e umano per il nostro territorio, a cui è sempre stato particolarmente legato.
Il suo impegno politico diretto, la sua costante disponibilità e la sua voce autorevole su svariate tematiche hanno contributo alla crescita e allo sviluppo del territorio lecchese. Per questo e per la preziosa eredità che ci ha lasciato, gli saremo sempre grati.
Alessandra Hofmann
Presidente della Provincia di Lecco

 

Giulio Boscagli ha saputo accompagnare la città nei momenti di forte trasformazione economica e sociale degli anni ’80 e ‘90. La crisi delle grandi industrie cittadine esigeva una capacità di guida e di visione che, da Sindaco, ha saputo costruire nell’ottica di un’evoluzione urbana capace di coniugare nuove esigenze di servizi e di terziario con la salvaguardia dell’occupazione nel comparto manifatturiero.
Gran parte della città che vediamo oggi è frutto di quelle scelte, fatte scongiurando che ci fossero dei “buchi vuoti” e facendo sì che il nuovo si potesse integrare al meglio con il tessuto urbano, con i nuovi bisogni dei cittadini, con le necessità istituzionali di un Comune che sarebbe, a breve, divenuto capoluogo di provincia.
Giulio Boscagli ha interpretato il suo ruolo istituzionale e la politica attiva, a tutti i livelli, non nascondendo mai la sua ferma appartenenza identitaria, il suo ancoraggio ideale e un profondo radicamento religioso, e proprio grazie a ciò è stato un uomo libero nel relazionarsi con tutti, anche con i più distanti, in quella maniera pacata e serena che gli riconosciamo. La sua capacità di analisi intelligente e acuta non è mai venuta meno, anche nel contributo costante, fin che le forze gliel’hanno consentito, nell’offrire e condividere la propria lettura del presente, dalla scala locale a quella delle istituzioni comunitarie. Lecco saluta, commossa, un Sindaco che ha fatto del bene alla sua città.
Mauro Gattinoni
Sindaco di Lecco

 

Forza Italia partecipa con grande commozione al lutto che ha colpito la città di Lecco e l’intera Provincia per la scomparsa di Giulio Boscagli figura eminente della politica e della storia della città di Lecco. Fu giovanissimo Sindaco di Lecco e restò per tutti gli anni che seguirono un riferimento autorevole e sempre molto ascoltato. Dalla Democrazia Cristiana – per la quale era stato Sindaco di Lecco – arrivò a Forza Italia diventando col cognato Roberto Formigoni uno dei principali riferimenti di Forza Italia per l’intera Lombardia. Del Presidente Formigoni in Regione Lombardia fu un importante collaboratore prima come Capogruppo di Forza Italia nel Consiglio Regionale e poi come Assessore – sempre di Forza Italia – alle Politiche Sociali della Regione Lombardia.
Sono questi ultimi gli anni in cui, come Assessore Provinciale di Lecco, ho lavorato anch’io “a stretto gomito” con l’Assessore Regionale Boscagli. E posso testimoniare il grandissimo impegno e la grandissima attenzione che Giulio Boscagli ha sempre dedicato alla “sua” Provincia di Lecco. Forza Italia – che entro fine mese terrà il suo primo congresso dopo la scomparsa di Berlusconi – contava molto sull’amicizia e sull’attenzione di Giulio Boscagli, sicura che Boscagli, come Forza Italia, fosse interessato ad accrescere nel Centro Destra l’area dei moderati e comunque degli eredi della cultura politica democristiana.
Ci mancheranno le riflessioni politiche sempre acute, sempre attuali sempre illuminanti che periodicamente pubblicava. Noi tutti di Forza Italia esprimiamo le nostre sentite Condoglianze alle Famiglie Boscagli e Formigoni.

Antonio Conrater – Presidente di Forza Italia a Lecco
Roberto Gagliardi – Coordinatore Provinciale di Forza Italia a Lecco.

 

Il nostro amico Giulio Boscagli ora è nella pace di Dio Padre.
Giulio, educato nella comunità cristiana, ha impegnato tutta la sua vita per la costruzione di una società più buona e giusta per tutti: del suo lavoro tutti beneficiamo.
Attraverso il suo impegno culturale, civico e politico ha indicato come gli insegnamenti della dottrina sociale della Chiesa non siano buoni valori a cui ispirarsi ma condizione reale perché tutti gli uomini possano essere più liberi.
Appassionato della nostra terra e del suo popolo ci ha insegnato a leggere nella nostra storia le ragioni profonde di una cultura popolare in grado di dare significato ad ogni istante della vita, e per questo ad amarla e a curarla.
La sua forza l’abbiamo conosciuta nei momenti di fatica e nelle ingiustizie che non gli sono state risparmiate.
In tanti ora ricorderanno quanto lui nei vari ambiti dell’economia, del sociale e dell’educazione ha costruito; a noi interessa ricordare che fino all’ultimo ci ha testimoniato l’amore per l’unità della Chiesa e la consapevolezza del valore sociale dell’unità dei cristiani.
Anche grazie al suo lavoro, alla sua conoscenza, alla sua capacità di elaborazione culturale è nata l’esperienza di Compagnia delle Opere: di questo e dell’amicizia che ci ha sempre dimostrato gli siamo grati.
Quello che ha vissuto e che ci ha insegnato ora è affidato alla nostra responsabilità.
È una responsabilità grande perché noi abbiamo visto. Abbiamo visto che la politica è una cosa buona, abbiamo visto cosa vuol dire che la politica “è la più alta forma di carità”, abbiamo visto che promuovere politiche di sussidiarietà realmente aiuta la libertà e la responsabilità di ciascuno. Tutto questo ci conferma nel nostro impegno certi che anche questa volta troverà lui il modo di accompagnarci.

Marco Giorgioni – Compagnia delle Opere Lecco Sondrio

 

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