“LAVORO: CAMBIARE E’ POSSIBILE”.
DIPENDENTI A CONFRONTO
PER UN FUTURO MIGLIORE

serata rifondazioneLECCO – Partito con il piede giusto il ciclo di convegni sul lavoro organizzato da una coalizione di partiti (PRC), associazioni (ARCI, L’altra via di Calolziocorte) e rappresentanze sindacali del lecchese (Lucchini, Leuci, Tubettificio Europeo, Fiom Bessel Candy ed Elemaster).

Nella prima delle tre serate previste in 60 hanno discusso delle esperienze di resistenza alle crisi aziendali della Leuci, della brianzola Jabil (dove il presidio dura ormai da oltre due anni), della INSSE di Milano.

All’origine di tutte le crisi la delocalizzazione nei paesi emergenti o la mancata scelta di investire da parte imprenditoriale. L’elemento più interessante emerso dalla serata è la volontà dei lavoratori di coordinarsi e organizzarsi per portare all’attenzione di una distratta opinione pubblica lecchese il rischio che l’economia manifatturiera del territorio si sgretoli nel vuoto d’azione della classe imprenditoriale, delle rappresentanze sociali e sindacali, nel silenzio della politica locale.

“Si ha oggi la necessità di individuare concretamente, anche attraverso il confronto e l’analisi di vertenze e lotte significative e concretamente valide, un’alternativa alle diverse chiusure aziendali che interessano Lecco e l’intero sistema nazionale – spiegano gli organizzatori -. In quest’ottica, la prossima serata sarà il 15 novembre ore 21 al Circolo Libero Pensiero di Lecco con l’esperienza delle fabbriche ‘recuperadas’ in Argentina, dei lavoratori delle Officine Zero (ex RFI) di Roma e dei lavoratori della cooperativa Scalvenzi di Brescia per mettere in relazione le tante realtà (oltre 30 solo nel centro-nord) che di fronte alla minaccia di chiusura hanno visto i lavoratori organizzarsi e acquisire in tutto o in parte il controllo degli impianti per salvare lavoro e reddito. Non diversamente da quanto sta accadendo in altri paesi d’Europa come Francia, Grecia e Spagna. Una soluzione alla crisi da sperimentare anche nel nostro territorio”.