ENOVA, INSIEME UNICA TV E LA PROVINCIA DI LECCO E SONDRIO. LO ANTICIPAMMO GIÀ A GENNAIO, ADESSO È REALTÀ

Lecco News – Quotidiano di Lecco – Notizie dell’ultima ora di Lecco, lago di Como, Resegone, Valsassina, Brianza. Eventi, trafficoLECCO – Era il mese di gennaio 2023 quando questo giornale anticipava una notizia che, nel microcosmo dell’editoria locale dell’Alta Lombardia, rappresentava una piccola “bomba”: la potenziale (e oggi verificata in pieno) partnership nelle sembianze di una “newco“, una nuova società frutto del conferimento dei rami di azienda da parte di Unica TV e dei due asset secondari del quotidiano comasco la Provincia – ovvero le strutture di Lecco e Sondrio.

Il fatto a distanza di quasi un anno si è puntualmente realizzato, dato che nei giorni scorsi e più precisamente il 23 novembre i soci della neonata azienda che si chiama Enova hanno firmato avanti un notaio l’atto di costituzione della suddetta newco, in forma di Srl.

Che significa, in buona sostanza? Le due redazioni del giornale cartaceo, quelle di Sondrio e Lecco vanno in qualche modo a fondersi con la storica televisione locale lecchese e la questione si sostanzia in modo plastico con il trasferimento dei redattori dei due cartacei proprio negli studi tv di via Fiume 8 a Lecco. Da sottolineare comunque come le testate rimangano in ogni caso separate: il telegiornale di Unica rimane tale, così come i quotidiani su carta che continueranno ad uscire con il loro nome; cambia invece il proprietario ovvero questa Enova Srl.

SesaabVediamo allora di chi e di cosa si tratta: la società editrice nata la scorsa settimana sì fonda su tre “teste”: la Sesaab Spa di Bergamo, società riconducibile alla curia bergamasca editrice della Provincia di Como, di Bergamo TV, del periodico Orobie e altro (a suo tempo anche del Cittadino di Monza), che nella nuova realtà editoriale ha la maggioranza relativa con il 40% delle quote; poi Unica con il 30% e una analoga partecipazione da parte di un gruppo frammentato ma importante di soci esterni – si parla di almeno una ventina tra imprese e aziende dell’industria e del terziario, una banca e altri soggetti ancora. Il capitale iniziale a quanto pare sarebbe sufficiente per un orizzonte temporale di durata pari ad almeno tre anni (ovviamente, soprattutto ai colleghi vanno gli auguri perché questa sia solo la partenza di un’impresa che rimane comunque piuttosto difficile). La situazione generale dell’editoria Italiana è drammatica, i malpensanti giudicano l’operazione Enova come una sommatoria di singole problematiche; la realtà e che, se fatte fruttare al meglio le evidenti potenziali sinergie tra mezzo televisivo e carta stampata e soprattutto se il motore pubblicitario girerà al massimo, allora davvero si potrebbe realizzare un piccolo miracolo di provincia (con la p minuscola).

Dietro a questa complessa operazione che mette insieme soggetti di genere diverso c’è ancora una volta Corrado Valsecchi, l’ex super assessore comunale di Lecco che qualche tempo fa era riuscito a salvare, letteralmente, dal baratro la TV locale – rilevandola dal fallimento del gruppo Fumeo, facendosi accompagnare da rilevanti soci valtellinesi e dell’area di Lecco e rimettendo in carreggiata un’emittente che fino a poco tempo prima appariva decotta. Passa poco tempo e rieccolo ad animare un nuovo ambizioso tentativo: mettere in piedi e far rendere questa fusione di media così differenti. Lui si schermisce, contattato da Lecco News tiene la bocca cucita ma di fronte all’evidenza garantisce di non avere quote e nemmeno ruoli direttamente all’interno della newco – e probabilmente dice il vero. Di certo però, senza l’entusiasmo di Valsecchi Enova non sarebbe mai nata.

Diego Minonzio (@DiegoMinonzio) / XAnche se, per smorzare un po’ il sapore fin troppo “dolce” di quanto appena citato, va segnalato come la governance della società che assomma carta e tv appaia al momento piuttosto sbilanciata verso Bergamo e Como: ai vertici spiccano esponenti di Sesaab, momentaneamente il direttore editoriale è Diego Minonzio (lo stesso attuale responsabile della Provincia di Como, che però dovrebbe lasciare spazio ad altri nel giro di pochi mesi) e anche ulteriori nuove figure dirigenziali sembrano essere più vicine alla componente bergamasca rispetto a quella lecchese. Dall’operazione resta fuori e del tutto autonoma la storica testata cartacea comasca.

Intanto però, si parte.
Come anticipato ai nostri lettori già a gennaio di quest’anno.

Sandro Terrani


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