IL GRAFFIO: VICESINDACA, DALLA QUARTA INTERNAZIONALE ALLA QUARTA POSATA

Registriamo sui social, con tanto di foto di candele e tavola imbandita, una notizia che dovrebbe essere una non notizia oppure, se lo è, sarebbe interessante capire il perché.

Nell’attesa, non stiamo nella pelle, leggiamo che il vicesindaco del Comune, Simona Piazza, è diventato socio del gruppo Soroptimist Club LeccoAccettato nel club con tanto di rito dell’appuntata della spilla sul rever della giacca a favore di flash, un videomessaggio della madonna, inteso dalle altissime sfere del club, e la scelta scenografica e rituale delle candele cromatiche che pare (pare, non è) la massoneria.

È stato assicurato, fanno sapere in via ufficiosa dal club, che nessun agnello è stato sacrificato all’altare della cerimonia

Un salto in avanti per l’Assessore, dal proletariato dell’Arci di cui è stata socio e dirigente da sempre, al blasonato ed esclusivo Club femminile della borghesia di professioniste e manager.

Dalla Quarta internazionale a un passo dalle riunioni sul Britannia è un salto.
Da Avanti Popolo a Avanti le Portate.

Il vento che soffia nelle vele di questa investitura gonfia le domande sul perché di tutta questa enfasi nel comunicare e fare sapere dell”iscrizione con tanto di post di ringraziamenti.
Manco fosse un Nobel.

Perché iscriversi e accettare un’iscrizione di un Amministratore pubblico in un club che ha rapporti diretti con l’Ente stesso?

Non è la prima volta che la Giunta ha questo elemento, almeno teorico, di conflitto di interessi. Dopo la stessa vicesindaco quando era vicepresidente locale e con ruoli apicali a livello nazionale di Arci, c’è l’Assessore Manzoni lavoratore a Il Gabbiano, o come gli ex Assessori Dossi nella coop Il Grigio, e Gaia Bolognini direttore della Due Mani, loro il secondo dopo aver smesso i ruoli pubblici, pubblici che avevano rapporti importanti con queste. Come fossero un Draghi qualsiasi.

Qui oggi addirittura l’adesione al club delle donne è nel mentre si ha l’incarico pubblico.

Sempre meglio saperle che non saperle queste cose, ovvio, ma che peccato non valga più la regola di Groucho Marx: “Non vorrei mai far parte di un club che accettasse tra i suoi soci uno come me”.

Nausicaa Arete