ARPA “STONATA”: GUERRE INTERNE, LA REGIONE VA “A ZAMPE ALL’ARIA”?

MILANO – Ore difficili, di scazzo vero, per la maggioranza di centro destra in Regione dopo la clamorosa bocciatura della presidente (Fd’I) di ARPA Lombardia Lucia Lo Palo – affossata come spiegato nel nostro articolo da una mozione a scrutinio segreto, per un voto: 37-36.

Il dato numerico non basta: i consiglieri di maggioranza presenti erano 44, vale a dire che sono mancati ben 8 voti. Tra i quali quello del  presidente Romani (fuori dall’aula). Considerando insomma  che alla fine la mozione anti Lo Palo ha prevalso di un solo voto, qualsiasi defezione può essere considerata decisiva in questo “tracollo” della maggioranza regionale.

C’è chi parla di “faida interna” tra Fratelli d’Italia, altri di atto ostile trasversale a tutte le forze della presunta alleanza; di certo la “triplice” che regge il Governatore Fontana oggi – non per la prima volta – è apparsa assai fragile.

Tornando ai famosi voti “ciascuno decisivo”, spifferi da Palazzo Lombardia parlano di uno Zamperini indispettito per le attività istituzionali del leghista Mauro Piazza sul territorio con altri assessori – al punto, ma la cosa pare essere girata solo sulle chat di Fratelli d’Italia – da affermare che oggi avrebbe votato contro tutte le mozioni di maggioranza e a favore di quelle di minoranza. Fatto confermato in almeno un caso tra quelle a scrutinio palese: nella mozione 75 l’esponente meloniano lecchese ha votato proprio con l’opposizione.

Parlare per questo di una Regione “Zampe all’aria” magari è un po’ troppo (e lo scrutinio segreto mette al riparo chiunque abbia votato contro la Lo Palo), certo che la presidente dell’ARPA silurata dalla sua stessa maggioranza non potrà che guardare con sospetto un po’ tutti i suoi Fratelli in consiglio.

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