IL MINISTRO IN CORRIDOIO, IL MANZONI E IL PROBLEMA AULA MAGNA

LECCO – La manifestazione di ieri ha lasciato il liceo Manzoni con l’amaro in bocca: la delegazione che ha seguito il ministro Valditara, infatti, è rimasta nel corridoio davanti all’aula dell’esposizione, preparato con file di sedie e l’occorrente per gli interventi.

Perché si è creata questa situazione? La sede storica di via Ghislanzoni, casa del liceo classico e simbolo dell’istituzione scolastica lecchese, non è dotata di un’aula magna.

Il polo del Manzoni ha una storia lunga e ricca di interventi, ultimi in calendario quelli che l’hanno coinvolto dal 2019 alla fine del 2022, a causa di crolli dei controsoffitti di metallo nell’edificio della scuola media “Tommaso Grossi”, “vicino” del classico, e nel classico stesso: da lì, gli studenti sono stati spostati nell’edificio dell’IIS “G. Bertacchi” (che ospitava già le classi del liceo linguistico) in via XI Febbraio e, ad anno scolastico 2020-21 già cominciato, nei prefabbricati posizionati nel cortile dell’edificio. In questo periodo, ma anche negli anni precedenti, gli studenti del Manzoni utilizzavano proprio l’aula magna del Bertacchi per conferenze e grandi eventi: questa è rimasta tutt’ora il punto di riferimento per la scuola.

Nell’edificio originario, le aule più capienti sono utilizzate come laboratori, come quello di chimica, di fisica e d’informatica; l’altro spazio degno di nota è la biblioteca, ricca di volumi di notevole rilievo storico e letterario.

La ristrutturazione non ha potuto intervenire sui possenti muri dell’edificio, storicamente destinato all’istruzione con una parentesi da ospedale militare durante la Grande Guerra; le dimensioni delle aule sono dunque rimaste le originali, senza la possibilità di ricavare uno spazio utile per occasioni istituzionali.

In realtà, uno spazio ci sarebbe: la vecchia palestra, edificio separato dalla scuola nel cortile, non viene più usata perché gli viene preferita la palestra sotterranea a fianco, più grande e dotata di un piccolo locale aggiuntivo, utile per più attività. Il vecchio edificio, dunque, viene utilizzato solo in eventi come quello del mercatino estivo per i libri di testo, in cui gli studenti in uscita possono vendere a quelli ancora in corso tutto l’occorrente per l’anno seguente.

La palestra non è stata ristrutturata, forse a causa dello spazio troppo grande da riscaldare per l’evidente mancanza d’isolamento o per evitare di dover gestire un ulteriore spazio consistente; la questione passa al lettore, che maggiori investimenti possano invogliare questo miglioramento e dotare l’istituzione della tanto utile aula magna?

Michele Carenini


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