IL MINISTRO VALDITARA ‘RIPASSA’ MANZONI CON GLI STUDENTI DELLA CITTÀ

LECCO – Il Ministro dell’Istruzione Valditara, in occasione dei 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni, si è recato a Lecco per assistere a celebrazioni e storia

In occasione dei 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni, Adamo Castelnuovo, direttore dell’Ufficio scolastico territoriale di Lecco, ha fortemente voluto un momento d’incontro a chiusura di una serie di iniziative nella giornata di lunedì 13 novembre: nel pomeriggio, infatti, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara si è recato a Lecco, accompagnato dal sottosegretario Paola Frassinetti e da una delegazione formata da Castelnuovo, dal sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, dalla presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann, dal consigliere regionale Mauro Piazza, dal questore Ottavio Aragona e dal prefetto Sergio Pomponio, per assistere alle celebrazioni di “Avvicinare il Manzoni …a 150 anni di distanza”.

Il pomeriggio è incominciato al liceo classico Manzoni di Lecco, che ha realizzato, in collaborazione con Villa Monastero, l’esposizione “I Promessi Sposi nelle illustrazioni di Gonin, Previati e Mantegazza”, consistente di due illustrazioni dell’epoca e tre preziosi volumi della Quarantana, la seconda e definitiva edizione dei Promessi Sposi, arricchiti dai tre grandi illustratori nella seconda metà dell’800.

In questa sede, il ministro è stato accolto dalle parole di benvenuto della delegazione: prima dell’ingresso nell’aula che ospita la mostra, i membri della delegazione lo hanno ringraziato per aver accolto l’invito e hanno elogiato le qualità del territorio, a partire dal sindaco Gattinoni che ha sottolineato l’eccellenza delle scuole lecchesi e ha ricordato la centralità della figura di Manzoni sul territorio, richiamando anche il premio a lui intitolato assegnato giovedì 9 ad Alessandro Barbero; la presidente Hofmann ha poi dato importanza al ruolo dei ragazzi nell’iniziativa e il consigliere Piazza ha sottolineato tre temi ricorrenti nell’opera del Manzoni ancora attuali, il coraggio, il fare bene e il buonsenso.

Valditara e Frassinetti, dopo aver ricambiato i ringraziamenti e aver espresso il loro interessamento, hanno dunque visionato l’esposizione, arricchita dalla preziosa spiegazione dei ragazzi del liceo.

La delegazione si è poi spostata a Villa Manzoni, residenza giovanile di Don Lisander, in cui il ministro Valditara ha potuto assistere ad “Avvicinare il Manzoni”, cinque iniziative per tutelare l’eredità manzoniana.

Nel cortile interno, gli studenti del liceo artistico “Medardo Rosso” hanno realizzato un’installazione che richiama i passi più noti dei Promessi Sposi tra raffigurazioni dei personaggi e voci diffuse che li recitano; successivamente, nella sala principale del polo museale, il consigliere d’ambasciata Filippo Romano ha presentato un importante gemellaggio nel nome di Manzoni tra il “Manzoni” di Lecco e la scuola italiana “Alessandro Manzoni” di Buenos Aires, con un progetto di scambio didattico e culturale tra l’ambito storico e letterario, quello musicale e quello artistico, suggellato da un momento solenne con gli inni dei due paesi.

Alcune studentesse del Manzoni hanno poi presentato un progetto di PCTO riguardante un percorso interattivo per l’infanzia nei luoghi manzoniani, mentre l’istituto “Parini” ha presentato un ebook dedicato ai Promessi Sposi realizzato da studenti con disabilità e il liceo musicale “G.B. Grassi” ha proposto musiche dalle opere teatrali ispirate ai Promessi Sposi dei compositori ottocenteschi Errico Petrella ed Amilcare Ponchielli. La scuola secondaria di primo grado “Don Ticozzi” ha infine rappresentato alcune scene dallo spettacolo teatrale ispirato ai Promessi Sposi, già messo in scena al Cenacolo Francescano di Lecco.

Valditara ha concluso la giornata rispondendo alle domande di alcuni ragazzi, tra cui ha spiccato la proposta di posporre la lettura del classico manzoniano agli ultimi due anni di superiori: il ministro ha sottolineato il profondo legame dell’opera con la natura e le emozioni ancestrali dell’uomo, importanti da interiorizzare fin dai primi anni di superiori, e ha poi lodato la bellezza ispirante dei luoghi in cui è ambientata l’opera e la funzione delle attività in cui sono coinvolti attivamente i giovani, citando l’esempio di un preside in una scuola napoletana, che ha usato la creazione di un giornalino della scuola per combattere la dispersione scolastica con grandi risultati.

La giornata si è conclusa con la donazione, da parte del direttore scientifico del Museo Manzoniano Mauro Rossetto, di un’edizione speciale dei Promessi Sposi e di alcuni oggetti tematici, seguita da un momento conviviale presso le cantine di Villa Manzoni, organizzato dagli studenti del CFPA Casargo.

Michele Carenini