SANITÀ: RISPEDITI A CASA
I PAZIENTI DA OPERARE.
IMBARAZZO AL ‘MANZONI’

LECCO – Troppi pazienti o troppo pochi letti? Il senatore lecchese di Sinistra Italiana Tino Magni vuole una risposta dopo che l’ospedale di Lecco ha rispedito a casa almeno tre pazienti prossimi ad andare sotto ai ferri.

È accaduto in settimana all’ospedale ‘Manzoni’ di Lecco. Alcuni pazienti dei reparti di Chirurgia e di Ginecologia in attesa di essere operati hanno scoperto di essere in esubero e sono stati rimandati a casa; chi invece è rimasto in lista d’attesa si è trovato parcheggiato nei corridoi su barelle di fortuna.

La direzione sanitaria si è difesa attribuendo l’episodio all’arrivo di casi urgenti e prioritari dal Pronto soccorso ma si ritiene che sia mancata anche una appropriata gestione delle agende e dei ricoveri/dimissioni.

Ad ogni modo i vertici dell’ospedale hanno assicurato che attiveranno nuovi posti letto, un annuncio che per vedersi realizzato deve però affrontare la cronica mancanza di infermieri e l’emorragia di operatori sanitari che sta mettendo in seria difficoltà la sanità pubblica lecchese. Sono infatti decine i professionisti che in questi mesi hanno lasciato il ‘Manzoni’ e il ‘Mandic’, e altrettante lettere di dimissioni sono pronte per essere consegnate.