ATS BRIANZA: SERVIZIO
TELEFONIA SOCIALE AL VIA

LECCO – Prende il via il progetto ‘Servizio di Telefonia Sociale’, iniziativa innovativa promossa da ATS Brianza che prevede un servizio di contact-center a favore di cittadini fragili individuati dai Servizi Sociali dei Comuni.

“Sulla scorta di precedenti esperienze di telefonia sociale svolte sul territorio – spiega il direttore generale di ATS Brianza Carmelo Scarcella – abbiamo voluto mettere in campo una nuova modalità di erogazione che vede il pieno coinvolgimento dei Comuni. L’obiettivo auspicato è quello di consentire una migliore conoscenza delle problematiche relative alle fasce deboli, consentendo ai Servizi Sociali dei Comuni un’efficace presa in carico”.

A seguito di un bando di gara espletato da ATS Brianza, il servizio è stato affidato, con determina 189 del 23 maggio, ad Auser Lecco, in associazione con Auser Volontariato Brianza. Il progetto ha la durata di un anno e si prevede il coinvolgimento e la presa in carico di almeno 1.500 persone su tutto il territorio delle province di Lecco e Monza Brianza.

Con questa iniziativa ATS Brianza intende favorire la realizzazione di reti sussidiarie di supporto che possano intervenire in presenza di fragilità sanitarie, sociali e socioeconomiche. Gli obiettivi del progetto sono: fornire una risposta integrata, di supporto ai Servizi Sociali per la presa in carico del soggetto fragile; favorire la sinergia e la partecipazione di tutti gli attori della rete territoriale; intercettare precocemente i bisogni per una appropriata segnalazione e conseguente presa in carico da parte dei servizi; ridurre o prevenire l’isolamento sociale in persone con fragilità.

Il progetto ha una preminente valenza sociale, quindi, in forte integrazione con la programmazione sociale territoriale, è rivolto a molteplici categorie di destinatari. Con l’attività di Telefonia sociale sarà possibile: offrire un ascolto attivo, capace di interpretare i bisogni della persona e individuare tempestivamente criticità e disagi emergenti; garantire un sistema sempre attivo e qualificato di supporto sociale, che contrasti l’isolamento e la solitudine; orientare e dare informazioni rispetto alla rete di servizi territoriali.

“L’elemento di innovazione che caratterizza l’iniziativa – sottolinea Carmelo Scarcella – è legato al ruolo centrale attribuito ai Servizi Sociali dei Comuni: sono infatti gli assistenti sociali a individuare i potenziali beneficiari e ad avviare l’aggancio al progetto, oltre che a mantenere un raccordo stretto con Auser. Ciò consentirà ai Comuni/Ambiti di valutare nel concreto le possibili ricadute positive sul processo di presa in carico del servizio sociale di base. Spetterà agli ambiti e ai Comuni del territorio valutare successivamente se, e in quale modo, il modello di intervento integrato proposto con tale progetto, possa risultare utile per concorrere a garantire una reale presa in carico dei bisogni dei loro cittadini più fragili garantendone la continuità nel tempo”.

Il progetto prevede anche l’avvio di un’attività puntuale di monitoraggio delle azioni e dei risultati raggiunti, a cura del Dipartimento PIPSS (Programmazione e Integrazione delle Prestazioni Sociosanitarie con quelle Sociali) dell’ATS Brianza in stretta sinergia con gli Ambiti territoriali.