TRE “A” PER CONTRASTARE
LA VIOLENZA DI GENERE:
ADOLESCENZA, ASCOLTO, ARTE

LECCO – Adolescenza, Ascolto e Arte: queste sono le tre parole cardine con le quali si può contrastare la violenza di genere. Una serata molto intensa e ricca di significati quella presieduta da una serie di interventi tutti al femminile; a prendere parola sono la docente di storia dell’arte dell’istituto Parini di Lecco ed assessora alle Parli opportunità del comune di Lecco Renata Zuffi, la psicologa dell’Istituto Maria Ausiliatrice di Lecco e psicoterapeuta Serena Tamburini e Luciarosa Olivadori, referente Atts di Lecco in tema di violenza di genere.

Con gli ultimi avvenimenti di cronaca si rivela ancora più urgente la necessità di organizzare momenti di dibattito, sensibilizzazione ed incontro sul fenomeno della violenza di genere. Dopo la recente e triste scomparsa di Giulia Tramontano, 29enne incinta uccisa a Senago dal compagno Alessandro Impagnatiello, non è più possibile stare in silenzio davanti all’ennesimo caso di femminicidio. La prevenzione, oggi più che mai, è uno strumento essenziale che inizia con l’educazione di tutti i nostri figli.

Come illustra la referente Atts Luciarosa Olivadori, nell’anno 2022 sono circa 200 i casi di violenza sulle donne negli ospedali di Lecco e Merate. La realtà, tuttavia, è ben più allarmante se si tengono in considerazione più parametri di ricerca: si pensi solo che già solo introducendo il concetto il concetto di violenza assistita, che si verifica quando i bambini fanno esperienza di maltrattamento a causa della violenza compiuta su figure di riferimento o persone affettivamente rilevanti, nel quarto trimestre 2022 nel 55% dei casi le vittime con figli dichiarano che essi hanno assistito alla violenza e nel 15,3% l’hanno subita loro stessi.

Presente alla serata anche il musicista Arturo Fracassa che regala un momento di riflessione con la canzone “Un futuro da costruire”.

Molto interessante si rivela l’intervento di Renata Zuffi, che spiega come arte e educazione abbiano l’incredibile capacità di modificare l’azione umana se utilizzati consapevolmente. Il modo in cui si percepiscono dipinti, sculture e opere, inoltre, dicono molto sul background culturale in cui si vive: tra i tanti esempi che la professoressa riporta emerge la scultura “Afrodite Cnidia” di Prassitele datata 360 a.C.: una dea che copre il suo corpo dopo aver provveduto alla propria igiene e che copre il suo corpo affinché l’osservatore non perda il senno ammirando tale bellezza, diventa oggi una donna che si copre perché ha vergogna.

“Con lo sviluppo dei social e la diffusione del culto dei selfie vengono trasmessi ideali di bellezza difficili da raggiungere – spiega Renata Zuffi –. Bisogna davvero imparare a togliere la patina di perfezione che è stata affidata a noi donne e capire come sia importante essere libere di esprimere la propria identità, il proprio colore e abbracciare la nostra imperfezione. Non siate prigioniere di voi stesse, siate uniche”.

Serena Tamburini, psicologa e psicoterapeuta al Maria Ausiliatrice di Lecco, ha lavorato sia con bambini che  adolescenti. Educare i figli fin da piccoli è un dovere di ogni genitore ed insegnare loro a gestire le proprie emozioni è un obbligo a cui non ci si può sottrarre. L’importanza dell’autoperdono, dell’assertività, del coraggio e della gentilezza non devono passare sottotraccia, ma debbono essere strumenti tramite i quali i giovani possano cresce sani e rispettosi.

Aiutare i nostri bambini e le nostre bambine ad avere più autostima è fondamentale. Solo in questo modo essi cresceranno consapevoli e capaci di scegliere sé stessi e la propria libertà quando le cose si fanno difficili – chiarisce Serena Tamburini –. I ragazzi, ma dati gli ultimi avvenimenti soprattutto le ragazze, non devono pensare di meritarsi una relazione che non le fa felici. Non devono sentirsi in colpa. I rapporti con partner narcisisti sono difficili da rompere, ma non si può stare con qualcuno che abusa di noi e ci manipola fino all’autodistruzione”.

Educare. Questa è la parola d’ordine che necessitiamo apprendere: in una serata importante come quella trascorsa, tuttavia, ancora una volta intristisce sapere che in una platea piuttosto piena siano presenti solo una decina di uomini contro una densità di donne nettamente maggiore.

S.G.