CASO GILARDI/CONDANNATA
LA PASSIONARIA CHE ENTRÒ
NELLA STANZA DEL 93ENNE

LECCO – La solidarietà a Carlo Gilardi, ex professore in pensione e dal 30 ottobre 2020 ospite della Rsa Airoldi e Muzzi, costa un anno e dieci mesi di reclusione. È la pena inflitta a V.T., la cinquantenne bresciana che nel 2021 ha molestato l’amministratrice di sostegno, l’avvocato Elena Barra, manifestato davanti alla casa di riposo di Lecco, e fatto irruzione nella camera da letto di Carlo Gilardi.

“Mi sono unita alla battaglia per Carlo due anni fa – è la dichiarazione spontanea fatta in aula dalla imputata nell’udienza di questa mattina, prima delle sentenza – perché ho maturato un’avvilente consapevolezza: Carlo è stato privato del suo bene più prezioso, la libertà. È questione imprescindibile – ha proseguito – che Carlo debba tornare a casa, è suo diritto e deve poterlo esercitare”.

V.T. è finita a processo e doveva rispondere di violazione di domicilio, tentata violazione di domicilio, molestie telefoniche e di non aver ottemperato al divieto di avvicinarsi alla Rsa Airoldi e Muzzi. L’episodio più clamoroso il 10 ottobre 2021: riuscì a entrare nella struttura di via dell’Eremo all’alba, introducendosi nella camera privata del 93enne. Venne bloccata dal personale della casa di riposo e denunciata.

Durante il processo la 50enne rispose alle domande del giudice che voleva incontrare Carlo Gilardi e manifestare la sua solidarietà, posizione espressa oggi nella sua deposizione. La battaglia della donna è stata quella di presidiare la struttura ed essere vicina a Carlo, come ribadito oggi, “che vuol tornare a casa sua”. Ha manifestato anche a Roma, davanti al ministero della Giustizia e oggi ha sottolineato: “Il Garante dei diritti delle persone private della libertà ha incontrato più volte Carlo Gilardi ed ha sempre sostenuto che Carlo dovesse rientrare al proprio domicilio”.

Il pm Caterina Scarselli ha chiesto la condanna a un anno, mentre l’avvocato Chiara Brizzolari che assiste V.T. l’assoluzione, sollevando anche una questione di procedibilità per mancanza di querela. Il giudice Giulia Barazzetta ha inflitto un anno e dieci mesi, oltre al risarcimento di 1.500 euro per l’avvocato Barra e 4mila per Carlo Gilardi e il pagamento delle spese processuali, pari a 4.670 euro. L’avvocato Chiara Brizzolari ha commentato: “È una sentenza ingiusta”.

Angelo Panzeri

 

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