L’OPINIONE: “SFUMATURE
DI FUMI IN POLITICA”

Cara Lecconews

L’ultima determina, la n. 489, con l’ennesima spesa di altri 39.000 € per l’affidamento del servizio di valutazione impianto rilevamento fumi nei nuovi uffici alla Meridiana, dopo le centinaia di migliaia per il solo affitto e i 35.000 € per le spese condominiali, oltre ai 100.000 € per cartongessi e fabbro che nemmeno poi sono gli unici spesi per sparpagliare un po’ di uffici in giro, ecco questa determina ne è – trattando di fumi – plastica foto della realtà.

Niente infatti è più fumoso di questa Giunta:

– Che per tre anni ha parlato di nuovo lungolago e 10 km di esperienze e poi ne ristrutturerà solo 300 metri.

– Che voleva promuovere la navigazione pubblica per decine di migliaia di cittadini e turisti e ora gli basta il porticciolo per 80 barche private.

– Che non potenzia il trasporto pubblico locale con più corse e orari dei bus e in più chiude a singhiozzo il Ponte Vecchio, cambia sensi unici e riempie di spartitraffico di plastica le strade.

– Che vuole fare un parcheggio per 7 bus extraurbani su un prato in centro e non usa quello già pronto alla Piccola.

– Che regala abbonamenti dei bus anche ai figli dei ricchi intanto però raddoppia le tasse anche alle famiglie fragili. 

– Che voleva comprare una nuova sede da 30 milioni € e intanto non ha i soldi nemmeno per mettere completamente a posto il Centro Sportivo del Bione.

– Che fa il tour interno del Teatro della Società chiuso da 6 anni come se fosse l’evento dell’imminente riapertura ed invece son solo a metà lavoro.

– Che parla di tutela dell’ambiente e apre strade nei boschi di Campo de Boi, crateri di Cave sul Magnodeno, cantieri per il Teleriscaldamento, che mette cestini intelligenti da ben 20.000 € l’uno perché auto-telefonano quando pieni al posto di promuovere politiche e scelta per la riduzione dei rifiuti, e al posto di potenziare i bus, mette i monopattini nelle piazze.

La riprova che non si sceglie chi fa bene il lavoro ma chi fa bene il colloquio e è uno dei problemi della politica.

Paolo Trezzi