COMMERCIALISTI DI LECCO:
ASSEMBLEA E PREMIAZIONI

LECCO – Mercoledì 19 aprile l’assemblea annuale dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Lecco all’auditorium della Casa dell’Economia che ha ospitato il tradizionale incontro per gli iscritti alla categoria che, in questa edizione, ha visto la partecipazione anche del presidente del Consiglio Nazionale, Elbano de Nuccio.

“Esprimo un vivo ringraziamento al presidente de Nuccio per la sua presenza e desidero ringraziare tutti i consiglieri che in questo primo anno di mandato hanno lavorato con competenza e impegno a favore del nostro Ordine – le parole di Marco Barassi, presidente dell’Ordine di Lecco aprendo i lavori dell’assemblea – Sebbene gli effetti della pandemia sembrino in buona parte superati, il quadro generale resta oltremodo complesso. I fattori che hanno inciso particolarmente sul 2022 sono stati l’aumento dell’inflazione a livelli sconosciuti negli ultimi decenni, le fluttuazioni dei prezzi delle materie prime, le politiche restrittive delle banche centrali, le tensioni geopolitiche e la crisi energetica. Gli effetti della tensione inflattiva sui prezzi si stanno manifestando più lunghi di quanto inizialmente ipotizzato”. Le conseguenze, ha rimarcato Barassi, si sono manifestate in particolare con “un impatto rilevante sui conti delle imprese e sui bilanci della famiglie, con una perdita di potere d’acquisto rilevante per queste ultime e, nel medio periodo, ne potrebbe derivare una riduzione dei consumi”.

L’auspicio, ha aggiunto il presidente dell’Ordine, è che “il nuovo governo possa offrire una prospettiva di stabilità politica assicurando, nell’arco della legislatura, il tempo necessario per realizzare riforme con la dovuta ponderazione e condivisione, così da garantire un quadro di riferimento stabile, condizione necessaria perché i vari attori -in particolare cittadini e imprese, con i loro consulenti- possano assumere decisioni di cui sia possibile prevedere gli effetti”. Il disegno di legge delega per la riforma fiscale è guardato con evidente interesse dalla categoria: “Pur essendo prematuro ogni giudizio, il provvedimento delinea la volontà di migliorare significativamente l’ordinamento tributario con la necessaria attenzione a misure atte a conferire maggiore competitività internazionale, all’imposizione reddituale, con un alleggerimento e razionalizzazione degli adempimenti imposti ai contribuenti e, indirettamente, ai loro professionisti”.

L’insediamento del nuovo Consiglio nazionale, rappresentato dal presidente de Nuccio, “ha segnato un deciso cambio di passo – rimarca Barassi –. Il dialogo tra Consiglio Nazionale e Istituzioni è diventato un elemento quotidiano che permette alla rappresentanza di categoria di offrire un bagaglio di competenze tecniche utile a una migliore produzione normativa. La menzionata revisione del sistema fiscale, i vari interventi nella materia della crisi d’impresa, solo per citare alcuni rilevanti ambiti in cui l’apporto dei commercialisti è fondamentale, poggiano oggi su un assetto stabile degli organi esponenziali della categoria e su di una piena legittimazione degli stessi al fine di interloquire proficuamente nelle scelte della politica”.

“Questo è un momento particolare per la nostra professione perché ci troviamo di fronte ad una transizione culturale e professionale in cui è fondamentale ridefinire il nostro ruolo e la nostra funzione a livello tecnico e sociale – ha affermato Elbano de Nuccio –. Fin dal suo insediamento, il Consiglio nazionale si è posto l’obiettivo di rendere nuovamente visibile la figura del commercialista non come meramente fiscalista, ma come consulente d’impresa a 360 gradi non solo nell’interesse del singolo imprenditore, ma soprattutto con una funzione di carattere pubblicistico a fianco delle Istituzioni, come presidio di legalità nella tutela del pubblico interesse. È per questo motivo che il Consiglio nazionale, consapevole dei trend evolutivi del sistema economico in cui operiamo quotidianamente, ha voluto costruire un dialogo leale e costruttivo con le Istituzioni e i rappresentanti di governo che ha già portato a importanti e concreti risultati”. “È nostra intenzione ribadire sempre di più la centralità del ruolo del commercialista nel sistema economico nazionale grazie alle competenze tecniche che ci distinguono da altri competitor che professionisti non sono – ha aggiunto de Nuccio –. Lo abbiamo fatto sia nell’ambito della legge delega fiscale, che è frutto di una collaborazione e di un dialogo costante con il MEF e il viceministro Maurizio Leo, sia in quello del Codice della crisi d’impresa con una interlocuzione costante e determinante con il viceministro Francesco Paolo Sisto. Lo faremo anche nell’ambito del PNRR e, ancora di più, della sostenibilità. Oggi più di ieri il Paese ha bisogno della nostra capacità e della nostra conoscenza, ma soprattutto della nostra sensibilità rispetto allo stato di salute del sistema economico nazionale. I commercialisti sono davvero essenziali per questo Paese”.