OMICIDIO A SOGNO, IL CASO
SI POTREBBE RIAPRIRE:
L’AVVOCATO DI GUZZETTI CHIEDE
LA REVISIONE DEL PROCESSO

TORRE DE’ BUSI – Depositata l’istanza per chiedere la revisione del processo sull’omicidio di Maria Adeodata Losa, trovata cadavere l’11 giugno del 2016.

Roberto Guzzetti, residente a Lecco con seconda casa a Torre de’ Busi, è stato condannato a 22 anni di carcere e ora si trova richiuso nel carcere di Monza. Lì ha incontrato l’avvocato Luca Del Bue e gli ha raccontato la sua storia, sostenendo di essere innocente.

Negli ultimi mesi il legale ha raccolto una serie di elementi e ora ha depositato in Corte d’Appello a Brescia l’istanza per la revisione del processo. Due sono gli aspetti che l’avvocato chiede di approfondire: il primo è  legato alla scena del crimine, il secondo a movimenti bancari, polizze assicurative, giacenze sul conto corrente e un immobile.

Maria Adeodata Losa, 87 anni, in gran parte trascorsi quale domestica presso una famiglia a Milano, venne trovata cadavere nella cucina della sua abitazione di Sogno, condivisa con la sorella maggiore Leonilda, allettata e impossibilitata a deambulare in autonomia, l’11 giugno del 2016. Venne raggiunta da una serie di fendenti. A inizio luglio 2016 venne arrestato Roberto Guzzetti, all’epoca 58enne, per un impronta trovata sulla tovaglia.

L’avvocato Del Bue ricorda che Roberto Guzzetti è stato sulla scena del crimine, ma la ricostruzione andava approfondita su tanti altri aspetti, tra cui quelli economici.

Assistito dagli avvocati Marilena e Patrizia Guglielmana in Corte d’Assise a Como venne condannato a 24 anni, la richiesta del Pm Paolo Del Grosso era l’ergastolo, in Appello la condanna è scesa a 22 anni.

La Cassazione nell’ottobre 2020 ha confermato i 22 anni di carcere. Ora quel processo potrebbe essere riaperto e la parola spetta alla Corte d’Appello di Brescia.

A. Pa.