VOLLEY, PICCO AL GIRO DI BOA.
MILANO: “RESTARE IN A2 SARÀ
COME VINCERE IL CAMPIONATO”

LECCO – Torna in campo domenica nella lunga trasferta siciliana a Messina l’Orocash Picco Lecco, prima gara di ritorno della pool salvezza del campionato di serie A2. Ferma nella scorsa giornata (le toccava il turno di riposo), la Picco attualmente vanta cinque lunghezze di vantaggio sul Montale, ad oggi retrocesso se il campionato fosse terminato. Ancora cinque partite in calendario, l’ultima il sette maggio, e poi si potrà tirare definitivamente la riga e fare i conti di una categoria attesa a Lecco da ben 32 anni.

In merito il coach biancorosso Gianfranco Milano sposa la politica dei piccoli passi: “Non nego – dice – che aver vinto quattro delle cinque partite della pool salvezza ci ha messi in una buona situazione di classifica. Ritengo tuttavia sia ancora prematuro dire che siamo al sicuro da ogni pericolo. Dopo le due gare interne di fila con Vicenza e Sant’Elia, naturalmente se vinte, potremo sbilanciarci”.

Coach, testa allora alla trasferta di Messina. All’andata fu 3-0 Lecco sulla carta ci può tranquillamente scappare il bis?
Considerato che le partite si vincono in campo l’esperienza mi suggerisce di andar cauto. Affronteremo una trasferta lunga e insidiosa, loro vorranno sicuramente rifarsi del ko dell’andata. Noi però durante la pausa ci siamo allenati con scrupolo anche sui dettagli. Vogliamo i tre punti ma ottenerli non sarà per nulla facile”.

Estendiamo la disanima anche alla fase regolare: soddisfatto?
Da neopromossi non era facile approcciare da subito la categoria superiore, ci sono state diverse pause – anche se abbiamo buttato alcune gare perse malamente al tie break. Logico la speranza era quella di evitare la pool retrocessione, ma ripeto niente da rimproverare alle ragazze, che sono scese in campo”.

Squadra giovane e tante esordienti in A2, un motivo d’orgoglio per voi?
“La politica delle giovani è da sempre un cavallo di battaglia della Picco, forse i punti persi di cui sopra sono da imputare dall’inesperienza di buona parte della nostra rosa, però direi che globalmente il nostro è stato un torneo positivo. Lo dicevo ad inizio anno e lo ribadisco adesso: conservare l’A2 per noi sarà come vincere il campionato”.

So che non vuole parlare di singoli, tuttavia tra le promosse sicuramente ci sono: Rimoldi, Bonvicini e Bracchi. Bene anche Lancini, Piacentini e Tresoldi. Qualche difficoltà d’inserimento invece per le nuove Albano e Bassi, a tratti altalenante il rendimento di una pedina importante come la capitano Serena Zingaro.
Questo è il vostro punto di vista che rispetto, io non parlo mai dei singoli. È normale che vi siano periodi buoni e altri no, avere un rendimento costante per l’intera stagione è impossibile, tutte le ragazze del roster hanno avuto periodi brillanti e altri meno. Credo sia fisiologico”.

Voi inizialmente basavate il vostro gioco sulle bordate dalla seconda linea di Bracchi, ora i centrali sono maggiormente coinvolti in attacco e lo si nota leggendo lo scorer, ottimo anche il rendimento della difesa. L’esatta miscela per centrale l’obiettivo salvezza?
Lo spero, in effetti abbiamo cercato delle alternative e magari lo faremo ancora. Gli avversari ti studiano, riescono a sapere molto di te quindi bisogna essere versatili”.

La vedremo ancora legato ai colori della Picco Lecco nella stagione 23/24?
Tutto può accadere, dipende dai programmi societari. In linea di massima dovrei restare, dipende dalle ambizioni della dirigenza. Adesso però testa a questa fase finale di campionato, la salvezza deve essere ancora raggiunta, alla fine ci siederemo a un tavolo e decideremo sul da farsi”.

Coach, ormai da tempo diverse formazioni anche di A1 hanno messo gli occhi sulla vostra pietra preziosa, Martina Bracchi. Come andrà a finire?
In effetti si fa un gran parlare di lei ma ora servono i fatti la ragazza deve restare concentrata sull’obiettivo finale. Tuttavia non solo Martina anche altre ragazze sono nel mirino del volley mercato, per quello c’è tempo. Almeno sino al 7 maggio dobbiamo pensare esclusivamente ai risultati del parquet”.

Alessandro Montanelli