ACQUA PUBBLICA, IL COMITATO:
“CON L’AZIENDA SPECIALE
SI RISPARMIEREBBE”

comitato acqua pubblica sala ticozziLECCO – Il Comitato lecchese per l’acqua pubblica torna per ribadire la volontà di istituire un’azienda speciale per la gestione idrica. A due settimane dal Consiglio provinciale, in cui si deciderà a chi affidare il servizio, l’associazione cerca di salvaguardare il voto del referendum del 2011.

A Villa Locatelli verrà presentata sia la proposta di iniziativa popolare, che aveva raccolto 1.500 firme, in favore del modello dell’azienda speciale consortile, sia la proposta approvata della conferenza dei sindaci, poi modificata dall’Ufficio d’ambito e dai tecnici della Provincia per rispettare la legislazione europea, che prevede la formazione di una nuova società di primo livello, con gestione in house, ottenuta dalla fusione di Idrolario con Idroservice.

“Nella proposta redatta dai sindaci si dovranno comunque mantenere due società distinte, una per la gestione del servizio e una che mantiene la proprietà delle reti – afferma Remo Valsecchi, membro del comitato. La difficoltà maggiore consisterebbe nel riequilibrare le quote di Idroservice in base agli abitanti dei 90 comuni lecchesi, perché l’operazione verrebbe a costare circa 3,5 milioni di euro. Il vantaggio sarebbe in favore dei comuni del circondario, che erano soci di Acel spa. Gli enti non soci di Lario reti holding dovrebbero invece spendere circa un milioni di euro, senza però ricevere azioni. Inoltre bisognerebbe anche liquidare i 17 comuni comaschi presenti ora con 450mila”.

L’azienda speciale invece, secondo il Comitato, potrebbe far risparmiare parecchio ai comuni lecchesi. “Innanzitutto non ci sarebbe il problema della doppia società per la gestione e la proprietà della rete – prosegue Valsecchi –. Ci sarebbero alcuni passaggi tecnici, ovvero trasformare Idrolario in una società per azioni differenziando i soci patrimoniali e soci della gestione, aprire ai 25 comuni non soci, coprire le perdite e acquisire il ramo d’azienda Idroservice, creando l’azienda speciale”. Secondo il Comitato in 30 giorni si arriverebbe comodamente a questa soluzione, spendendo non più di trentamila euro. “Si potrebbe cedere il ramo idrico da Lario Reti Holding a costo zero con la volontà dei comuni” afferma Valsecchi.

Il Comitato ha già provveduto ha inviare la proposta all’Amministrazione provinciale e alla Conferenza dei sindaci. Ora la palla passa a Villa Locatelli.