RITARDI OSTELLO, PER APPELLO
“A QUESTO ‘CAMBIO DI PASSO’
ORMAI CI STIAMO ABITUANDO…”

Non mi preoccupa tanto il fatto che per l’ennesima volta la tempistica dell’apertura dell’ostello sia rinviata, tanto ci stiamo abituando a questo “cambio di passo” che ormai non ha più sorprese per noi consiglieri e per i cittadini lecchesi.

La questione sulla quale nessuno si è interrogato è perché la società che si è aggiudicata l’appalto ha sentito il bisogno di intervenire pubblicamente con un comunicato stampa? Per dire cose molto pesanti: “la colpa dei ritardi non è nostra”. Grazie, ma lo sapevamo! Ma la notizia è che si devono sobbarcare gli oneri di interventi strutturali su proprietà comunale e questo francamente non era previsto. Cosa vuol dire? Qual è l’accordo che il fornitore ha fatto con il committente? Io non lo conosco. Ma qualche consigliere ne è a conoscenza?

Vorrei che si faccia chiarezza anche su questo punto perché evidentemente l’affidatario è stato messo con le spalle al muro imponendogli se voleva aprire di fare lui i lavori a nome e per conto del Comune. Ma l’intesa per forza ci deve essere.

Il “do ut des” cosa prevede, quale negoziazione è stata fatta e come faranno Ristogest e Ubunto a rientrare da costi che non sono di loro competenza? Domande, sempre e solo domande perché mancano sempre delle risposte chiare e trasparenti. E se dovesse nascere qualche altro impedimento cosa si decide di fare?

Continuare a chiedere a Ristogest di sobbarcarsi e anticipare le spese?

Corrado Valsecchi

Capogruppo consiliare
Appello per Lecco

LEGGI ANCHE:

OSTELLO, I GESTORI: “I LAVORI? ANTICIPIAMO NOI I SOLDI”. RINVIO DI ALTRI TRE MESI