TRAVOLTO DA UN CAMION
SUL LUNGOLAGO DI LECCO.
“A 50 KM/H SI SAREBBE SALVATO”

LECCO- Il perito della Procura e il consulente di parte sono d’accordo: il camionista, che il 29 ottobre 2019 sul lungolago cittadino, all’altezza dell’intersezione con via Capodistria, ha travolto e ucciso Mario Ronzoni, 71 anni, ex docente, volontario della parrocchia San Nicolò e residente in viale Turati a Lecco, viaggiava a 65 km/orari, oltre il limite.

Nell’udienza davanti al giudice Martina Beggio sono stati sentiti i due periti: l’ingegner Domenico Romaniello, a cui la Procura di Lecco ha affidato l’incarico, che ha ricostruito la dinamica dell’incidente e valutato che il conducente del mezzo pesante, R.T., 61 anni, assistito dall’avvocato Roberto Corbetta, viaggiava in via Capodistria a Lecco a 65,6 km/orari con 48 metri – tra percezione e frenata – per l’arresto del mezzo. Alla domanda del Vpo Caterina Scarselli e del giudice Martina Beggio, l’ingegner Romaniello ha risposto che alla velocità di 50 km/orari Mario Ronzoni poteva salvarsi.

È stato poi sentito il consulente di parte Giovanni De Giorgio che ha riferito: “la velocità era attorno ai 65 km/orari”.

Il camionista R.T. è imputato di omicidio stradale: la difesa del 61enne punta a dimostrare che la condotta del conducente del Tir era corretta. Nella prossima udienza – fissata a marzo – ci sarà la discussone con la richiesta dell’accusa, poi la sentenza.

RedGiu