NON È UN “PAESE” PER VECCHI:
AI RESINELLI IL TURISMO
È DOMINATO DAI GIOVANI

PIANI DEI RESINELLI – Grazie alle indicazioni fornite dall’Info point di Lecco (LeccoTourism) all’interno del progetto ‘ROE – Resinelli Outdoor Experience’ sono stati raccolti i dati sull’affluenza turistica ai Piani Resinelli tra aprile e ottobre del 2022.

Stando ai numeri raccolti, il target principale di arrivi è stato quello del turismo di coppia (49,5%), mentre le famiglie hanno rappresentato il 21,79% degli arrivi ai Piani Resinelli. A seguire, i viaggiatori singoli (17,14%) e i gruppi (11,57%). Un dato interessante che salta all’occhio perché negli ultimi anni la località si è auto-percepita e auto-narrata come attrattiva per un tipo di target (quello delle famiglie) che in realtà è un target secondario, trascurando completamente il suo target principale (le coppie, in particolare giovani). Il dato sulle famiglie potrebbe aver subito un drastico calo a causa della chiusura del Parco Avventura, e potrebbe essere rilanciato solo a fronte di nuove proposte da parte degli operatori. Per il target di viaggiatori che si muovono in coppia e senza figli, pur rappresentando una fetta di mercato notevole, non esistono al momento proposte turistiche ad hoc.

Il 47,43% dei turisti in arrivo ha un’età compresa tra i 30 e i 50 anni, ma il dato davvero sorprendente è il numero dei giovanissimi, tra i 20 e i 25 anni: ben il 31,79%. Questi dati fanno dei Piani Resinelli una località per giovani e giovanissimi, esattamente il contrario di quanto non sia comunemente percepito da chi vive e lavora qui.

L’obiettivo della destagionalizzazione dell’offerta turistica è ancora lontano. I dati mostrano chiaramente che i mesi ‘forti’ dell’anno sono stati giugno, luglio e agosto, ma i numeri si sono rivelati incoraggianti anche a maggio e fino a tutto il mese di ottobre. La speranza che l’offerta turistica possa effettivamente destagionalizzarsi è quindi supportata dai numeri, ma è necessario un lavoro congiunto tra operatori e enti locali per trasformare i mesi ‘deboli’ in opportunità per chi come noi vive e lavora su queste montagne tutto l’anno.

Male i dati sull’affluenza straniera: solo il 5,14%. La maggior parte di loro sono europei: tedeschi, francesi, olandesi. Qualche spagnolo. Praticamente assenti turisti provenienti da fuori dell’Unione Europea.

Per ovviare a questa mancanza, sarà necessario mettere a disposizione materiale informativo online e offline anche in lingua inglese, e immaginare esperienze turistiche composite, in rete con altri operatori, affinché tutto il comparto possa crescere in modo circolare e organico.