“UN PAESE A MISURA DI DONNA”:
LE PROPOSTE DI INTERVENTO
DELLA SINISTRA LECCHESE

LECCO – Anche il coordinamento provinciale di Sinistra Italiana Lecco ha voluto dire la sua in merito alla giornata contro la violenza sulle donne. La terza e la quarta Conferenza mondiale sulle donne svoltesi a Nairobi nel 1985 e a Pechino nel 1995 con la partecipazione di rappresentanti di 140 nazioni, inserisce questo tema nella più ampia questione dei diritti umani, sottolineando come la violenza contro le donne sia un ostacolo al raggiungimento dell’uguaglianza, dello sviluppo e della pace, e come si renda necessaria l’adozione di misure volte a prevenire ed eliminare tutte le forme di discriminazione, specie per le donne maggiormente vulnerabili.

Nel mondo la violenza contro le donne interessa una donna su tre. In Italia i dati Istat mostrano che il 31,5% delle donne ha subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Nel primo semestre 2021 secondo il report semestrale della Polizia di Stato le donne uccise in ambito familiare affettivo per mano del partner o ex partner sono state l’89%, riguardo il movente, nel primo semestre 2021 il 44% delle donne è stata uccisa per “lite/futili motivi”.

“Sinistra Italiana ricorda che si è sempre impegnata e s’impegna ancora nella lotta alla violenza e discriminazione di genere”, spiega il partito, che propone alcuni interventi prioritari per rendere l’Italia un paese a misura di donna: in caso di violenza maschile contro le donne, riconoscimento del pericolo che non comporti l’isolamento della vittima ma che preveda l’allontanamento del maltrattante; rivalutazione e valorizzazione della relazione materna: riconoscimento dei danni del maltrattamento con misure di tutela della figura materna che non prevedano l’allontanamento del minore ma che lavorino per la ricostruzione e il riequilibrio del legame affettivo; modifica L.54/2006 art.1. La violenza domestica non può essere equiparata a conflittualità e la condivisione dell’affido va modulata contemperando la specificità delle cause della separazione. Porre al centro dell’azione legislativa la serenità della figlia/figlio minorenne, il cui sviluppo emotivo non può esistere con una bigenitorialità imposta e violenta.

“Queste sono soluzioni concrete e ragionevoli per contrastare la violenza sulle donne, a differenza di quello che propone l’attuale destra di Governo – dice Sinistra Italiana, che prosegue -. Infatti la questione violenza di genere è sempre relegata a questioni dedicate a ‘Sicurezza e contrasto all’immigrazione illegale’ dove viene liquidata con una manciata di parole in un contesto tutto teso all’ordine e al controllo. A Meloni non importa niente che l’assassino o lo stupratore ‘abbia le chiavi di casa’, come si legge spesso sugli striscioni in occasione delle manifestazioni femministe contro la violenza di genere, a indicare che nella stragrande maggioranza dei casi le violenze contro le donne avvengono in ambito familiare. Dalla narrazione del fenomeno sparisce tutto quello che non è funzionale al suo discorso securitario e anti-migratorio”.