AUGUSTO & ELENA, I CALOLZIESI
CON IL BALLO NEL SANGUE

CALOLZIOCORTE – Augusto Gandolfi e Elena Tentori; entrambi calolziesi, coniugi rispettivamente di 49 e 48 anni con il ballo nel sangue, la coppia inizia a frequentarsi sin dalla prima adolescenza (13enne e 14enne) quindi dopo tre anni – al termine di un semplice corso di ballo e a soli sette mesi dallo starter ecco le tappe al Centro Danza di Lecco, al Mariba di Oggiono e al Centro Danze di Milano, società in cui si cimentano nelle prime gare provinciali e regionali – dove si mettono subito in luce salendo in più circostanze sul podio.

“È vero – dichiarano i due dalla loro pizzeria di Galbiate -, alle gare erano solitamente presenti 30/40 coppie un discreto numero in quel tipo di competizioni”.

In seguito andaste a Verona dal 1999 al 2002/03.
“Sì, eravamo seguiti da Augusto Schiavo, pluricampione del mondo. In terra scaligera partecipavamo a gare nazionali e internazionali, ottenemmo anche dei importanti risultati – piazzandoci regolarmente nei dieci a livello italiano (100 le coppie al via) 24esimi e 48esimi come miglior risultato conseguito – in quelle estere dove la presenza era davvero massiccia; si parla ci 500/600 coppie”.

Finita l’esperienza veneta, ecco aprirsi quella emiliana?
“Certo, dal 2003 al 2018 andammo a Bologna nel team Diablo allenati da Davide Cacciari e Olga Garachina. Una delle squadre di danza standard più forti al mondo, riuscimmo a arrivare sino al nono posto mondiale – inoltre nel 13/14 entrammo a far parte della categoria Senior uno, davvero una grande soddisfazione”.

Intanto vi siete messi in proprio aprendo una vostra sala da ballo…
“Dal 2011 a Pescate gestiamo l’ADS Elan (Elena-Augusto, ndr) casa del ballo. una scommessa che vogliamo continuare a vincere”.

Tornando alle vostre gare, molte gioie sono arrivate fuori confine.
“In effetti le cose stanno in questi termini, tra Francia, Ungheria, Spagna, Slovenia, Olanda, Belgio, Inghilterra e via discorrendo abbiamo centrato davvero molte finali insomma siamo contenti – di dove siamo stati capaci di arrivare”.

Avete iniziato con la danza quando eravate rispettivamente 16enni e diciasettenni: abbastanza tardi, perché? 
“Non esiste un vero motivo, però è vero solitamente si inizia a praticarla in età molto più tenera comunque non ci sono problemi – visto che siamo arrivati a un buon livello. Che gara ricordiamo con maggior affetto? Tutte anche se dobbiamo proprio scegliere diciamo il 13esimo posto di Stoccarda”.

Valigia sempre a portata di mano, e la possibilità comunque di visitare le bellezze di questo mondo.
“Giustissimo, oltre le gare riuscivamo sempre a ritagliarci il tempo per fare i turisti ma non abbiamo posti che preferiamo, tutti bellissimi”.

Pure nel ballo esistono i sacrifici anche se, magari d’acchito si potrebbe pensare il contrario.
“Assolutamente, serve prepararsi atleticamente e mentalmente – al solito la testa determina tutto o quasi, serve essere sempre attenti e concentrati sul pezzo”.

In aggiunta di una sana disciplina?
“Certo, quella è determinante stare alle regole è fondamentale così come negli altri sport”.

La popolazione straniera da cui siete stati particolarmente attratti?
“Ci siamo trovati bene ovunque, magari i rumeni sono più calorosi e accoglienti, senza nulla togliere ad altri naturalmente”.

Dopo tre anni di stop la coppia Augusto-Elena potrebbe tornare alle competizioni?
“Vero, siamo fermi da molto, anche due anni causa il Covid, non sappiamo quando ma l’intenzione è di ripartire. Nei ritagli di tempo ci stiamo allenando e in linea di massima dovremo iniziare difendendo i colori del team Varese, adesso però i tempi non sono ancora maturi – vi faremo sapere”.

Screzi tra di voi?
“Beh, diciamo che come in tutte le coppie esistono differenze di vedute; nessun litigio però, sono confronti mirati da cui scegliere la parte migliore di entrambi”.

Alessandro Montanelli