C’È CHI DICE NO(PRIDE). IL NERO
FUORI DAI COLORI ARCOBALENO:
“SESSUALITÀ IN CASA PROPRIA”

LECCO – Mentre anche gli scout e una parte del mondo cattolico annunciano che saranno presenti al Lecco Pride in programma domani in città, c’è chi storpia frasi manzoniane e affigge manifesti con immagini che accostano omosessualità e satanismo per avvisare la popolazione della “pericolosa deriva che una simile concessione provocherà”. Attaccando il misterioso “gender fluid” e accusando il Pride di avere “come obiettivo – non certo velato – i bambini”, ipotizzando al proposito che “l’utilizzo dell’arcobaleno ne sia la prova”.

C’è stato dibattito, nella nostra redazione, sull’opportunità di divulgare i contenuti della campagna del minoritario “Movimento Nazionale Lecco”; alla fine si è deciso di pubblicare il testo ricevuto via mail.

Meglio conoscere tutte (ma proprio tutte…) le opinioni in campo.
Mettendo al primo posto la libertà di espressione, anche e soprattutto se di una minoranza spaventata, e per tentare di comprenderne timori, paure ma anche mistificazioni.

QUESTA SFILATA NON S’HA DA FARE!

Abbiamo ripreso – sui manifesti affissi e sui volantini distribuiti in città – la frase che Manzoni fece pronunciare ai bravi ne “I promessi sposi”. Non siamo sgherri, non vogliamo intimidire la cittadinanza, bensì avvisarla della pericolosa deriva che una simile concessione provocherà.

Ci opponiamo al gender fluid, dottrina – così come promossa dalle associazioni LGBT – che pretende di invertire il senso naturale delle cose, ma ancor peggio mira a stravolgere la natura dell’individuo e distruggere la famiglia naturale. L’obbiettivo – non certo velato – sono i bambini, l’utilizzo dell’arcobaleno come mezzo per veicolare tale propaganda ne è la prova.
Vogliamo impedire che a Lecco i minori siano costretti ad assistere agli spettacoli osceni di chi intende portare in piazza un carrozzone da circo, condurre per le vie una sorta di chiesa itinerante e blasfema come accaduto in altre città.
La sessualità non è oggetto di discussione, ognuno la viva come crede tra le mura di casa, senza farne uno spettacolo da baraccone.
Cristian Borghetti
Movimento Nazionale Lecco