BASKET COSTA, 50 ANNI
MA NIENTE IMPRENDITORI.
SFUMA IL SOGNO EUROPA

COSTA MASNAGA – Spegne le sue prime cinquanta candeline il Basket Costa, formazione di serie A2 femminile. Indubbiamente un bel traguardo quello che viene definito la mezza età, striscione tagliato dopo un percorso importante, fatto di vittore e periodi meno fulgidi ma sempre contraddistinto dalla più sana passione verso la pallacanestro, o ancor più anticamente denominata palla al cesto.

Una società, quella di Costa Masnaga, da sempre proiettata verso il futuro, laddove la crescita del settore giovanile è stata anteposta alla prima squadra ma che comunque al termine dello scorso campionato di A1 si è piazzata sesta, arrivando sino ai quarti di finale ai playoff scudetto, conseguendo un storico approdo all’Eurocup.

Una gioia purtroppo effimera frenata in gola proprio sul più bello, come spiega il direttore generale (nell’organico societario da 44 lunghi anni) Fabrizio Ranieri, un vero totem del team biancorosso: “Non abbiamo avuto scelta, la mancanza di liquidi ci ha costretto a scendere di un gradino nonostante siano tre anni che chiediamo aiuto, insomma qualche sponsor che ci dia una mano a tenere il nome di Costa ai massimi livelli. Nessuno si è fatto vivo e ripeto seppur a malincuore abbiamo fatto prevalere la ragione”.

Ranieri, però domenica al vostro palazzetto (dalle 10 alle 18) festeggiate il 50esimo di fondazione, un appuntamento di grande rilievo…
Assolutamente, credo sia giusto farlo ripercorrendo le varie fasi del nostro percorso, dispiace solo che l’esterno non ci abbia dato molto credito. Ma siamo abituati non c’è problema”.

In ogni caso in bacheca avete recentemente aggiunto alla lunga fila lo scudetto italiano Under 19.
Si tratta dell’ennesimo titolo giovanile, battendo tutte le big nazionali. Davvero una bella soddisfazione”.

Tornando agli imprenditori che hanno fatto orecchie da mercante, che si può aggiungere?
Nulla anzi, come diciamo noi abbiamo una società esterna fatta di allenatori invece che imprenditori. Costa ha bisogno di gente che aiuta economicamente, per lo staff tecnico, peraltro confermato in blocco nella stagione 22/23 ne facciamo volentieri a meno”.

Le big della squadra hanno come previsto preso il largo, e per voi inizia l’ennesima ricostruzione. Altra sfida importante da vincere.
Vero ma non siamo preoccupati, allestiremo un roster giovane con due tre innesti che arrivano da fuori e l’obiettivo di farci rispettare, il lavoro non ci ha mai fatto paura”.

Bravo, così, bello grintoso! Ma a 57 anni è ancora possibile costudire un sogno nel cassetto?.
L’avevo realizzato sul campo, ma i problemi di cui sopra hanno impedito il nostro esordio in Europa. Io però non mollo, noi vogliamo tornare da dove abbiamo lasciato, magari servirà del tempo mi rendo perfettamente conto che dovremo scalare una lunga salita ma l’importante è giocarci sino in fondo ogni possibilità così non avremo nulla da rimproverarci”.

Ricordiamo ora per sommi capi il programma del cinquantesimo di fondazione festa allestita al palazzetto di Costa domenica 19 giugno: si parte già in mattinata (dalle 10 alle 13) con delle attività dei giovani e giovanissimi del Basket Costa. Dalle 15 verrà ripercorsa la storia della società attraverso una mostra fotografica a cui presenzieranno alcune vecchie glorie. Alle 16.15 Luca Corsolini intervisterà Franco Arturi per la fondazione Candido Cannavò e Massimo Antonelli per il Tam Tam basket. Alle 18 aperitivo e cena. Saranno inoltre messe all’asta le magliette celebrative dell’evento, il ricavato verrà devoluto in beneficenza alle società ospiti.

Alessandro Montanelli