L’INTERVENTO: “RESTITUIRE
LE STRADE ALLE PERSONE”

Cara Lecconews
Se come si diceva in campagna elettorale: bisogna ripensare il “modello di città”, questo non può trattarsi di un’idea sporadica, piena di asfalto, di megaopere invece di una progettazione e concretizzazione, in parte anche rapida, che risponda ai cittadini e non alla voglia di appalti ultra milionari

Il ripensamento del ruolo delle strade, dei Quartieri – oltre alla mobilità pubblica collettiva – è indispensabile. A partire dal restituire le Strade alla residenza, alle persone.

Con innanzitutto lo strumento della riduzione della velocità delle auto con: dissuasori, gincane, aree verdi, soste, disegno della pavimentazione, limiti controllati.. per fare alcuni asempi.

Per arrivare financo alla condivisione della strada tra i diversi utenti, eliminando la separazione fisica tra spazio del pedone, ciclista e automobilista.

Alcuni strumenti sono già applicabili, altri nel medio/lungo termine per guidare l’automobilista ad adottare velocità contenute

Un mix di ingredienti, soluzioni, possibilità: a iniziare dalle ZONA30, in molte strade, tutte quelle urbane, così che oltre a incrementare la sicurezza degli utenti deboli si permetta di aumentare la vivibilità del quartiere.

La strada non viene così vissuta come uno spazio privo di identità, destinato
puramente alla movimentazione di cose o persone ma come uno spazio accogliente dove, financo, bambini e non solo possono giocare, vivere.

L’alfabeto ha come lingua le ampiezze stradali ridotte, con interventi minimi o più complessi, con aree verdi al posto di alcuni parcheggi, dossi/curve artificiali dentro un percorso di quartiere, luci sopra i passaggi pedonali (e non alberi sani abbattuti); predisposizione alternata per la sosta, gestione esterna del carico/scarico, aumento corse e orarbus, limiti di transito anche orario ect.

In cima una maggior sicurezza collettiva e una contemporanea qualificazione dei luoghi, ogni giorno

Da subito.

Paolo Trezzi