PD: TRENORD E DISAGI,
“CON METÀ DELLE CARROZZE
INTERVIENE LA POLFER”

LECCO – Dopo due anni di pandemia, molti cittadini stanno riprendendo ad utilizzare regolarmente il treno per raggiungere il posto di lavoro o studio. Assieme ai pendolari però tornano anche i soliti disservizi targati Trenord, che la scarsa affluenza del periodo Covid aveva temporaneamente messo in sordina.

Diversi passeggeri denunciano treni affollati, spesso sottodimensionati e non in grado di garantire un servizio adeguato. È il caso del treno per Milano Centrale delle 11.01, partito da Lecco lunedì con la metà delle carrozze previste. Stessa situazione per il treno Centrale–Lecco delle 16.20 di martedì 24 maggio, talmente pieno che la Polizia Ferroviaria è dovuta intervenire per garantirne la partenza.

“Purtroppo non sono episodi isolati come sostiene Trenord. Anche la settimana scorsa ho avuto una segnalazione simile circa il 12.20 in partenza da Milano. Di fronte a treni che tornano a riempirsi spesso le risposte di Trenord sono inadeguate e al ribasso” commenta il consigliere regionale Raffaele Straniero.

Insomma, i tanti problemi che affliggono la linea Lecco-Milano rimangono. Il fatto che gli investimenti in treni nuovi non siano bastati a risolverli dimostra una volta di più che è necessario rivoluzionare il modello di trasporto pubblico locale che la destra ha costruito (forse meglio dire smantellato) in 30 anni di governo a Palazzo Lombardia.

“Il problema è strutturale. I treni sono spesso sottodimensionati, anche in orari di punta. Ai tipici disagi causati dal sovraffollamento si unisce anche la preoccupazione per la sicurezza personale, in una fase in cui la pandemia non è ancora stata del tutto superata. Trenord non può continuare a mettere la testa sotto la sabbia” afferma Leonardo Brembilla, responsabile dei Trasporti per il PD Provincia di Lecco.