COMITATO PROVINCIALE ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA A ERVE COI SINDACI DEI CINQUE COMUNI DELLA VAL SAN MARTINO

EREVE – Stamattina nel Comune di Erve il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto di Lecco Castrese De Rosa, al quale hanno partecipato, oltre ai vertici delle forze di polizia territoriali, i sindaci dei Comuni di Erve Gian Carlo Valsecchi, Calolziocorte Marco Ghezzi, Carenno Luca Pigazzini, Monte Marenzo Paola Colombo e il vicesindaco di Vercurago Carlo Greppi.

Nel corso della riunione, “indetta per accogliere le istanze e le sollecitazioni del territorio e per sostenere gli Enti Locali nell’attività di prevenzione e di contrasto dei fenomeni criminali“, è stato fatto il punto sulla situazione della sicurezza pubblica nel comprensorio della Valle San Martino, analizzando i dati relativi all’ultimo biennio  da cui è emerso un incremento (+ 20,04%) del totale dei reati commessi con un aumento (+ 4,89%) di quelli scoperti.

Per i delitti riconducibili alla “criminalità predatoria”, i dati relativi all’anno appena trascorso hanno fatto rilevare un aumento delle rapine totali da 4 a 8 e un aumento dei furti totali (+3,80%) e di quelli scoperti (+19,05%). In particolare quelli in abitazione sono aumentati del 7,89% (da 38 a 41), con un incremento di quelli scoperti (da 1 a 6). L’azione di contrasto delle forze di polizia nei cinque Comuni ha portato alla scoperta del 30,98% del totale dei delitti, del 62,50% delle rapine, del 17,44% dei reati predatori, del 15,24% dei furti e del 14,63% di quelli in abitazione. L’esame dei dati riferiti al periodo gennaio-febbraio 2022, raffrontato con l’analogo periodo del 2021, ha evidenziato una sostanziale diminuzione (-40,45%) del totale dei reati commessi e, con riguardo ai reati riconducibili alla criminalità predatoria, una diminuzione dell’8,33% con un incremento dei reati scoperti (da 0 a 3). È stato denunciato il 50% in meno dei furti in abitazione.

È stato convenuto, d’intesa con i sindaci, di implementare il sistema di videosorveglianza e i servizi di prevenzione intercomunale nelle aree maggiormente sensibili dei cinque Comuni, in particolare in quelli di Calolziocorte e di Vercurago, specie nei periodi primaverili e di inizio stagione estiva, dove si registra solitamente un maggiore afflusso di turisti nelle aree rivierasche. Il Prefetto di Lecco ha richiamato l’attenzione dei sindaci sul loro ruolo di autorità di pubblica sicurezza invitandoli a prestare particolare attenzione all’utilizzo dei contributi previsti per la realizzazione di opere pubbliche nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per prevenire il rischio di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata, considerato anche che a favore del territorio lecchese è previsto uno stanziamento di ben 265 milioni di euro per le opere infrastrutturali in occasione delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026.

“È importante – ha sottolineato il Prefetto – incrementare ancora di più il rapporto di fiducia e di fattiva collaborazione con le forze dell’ordine, attraverso un costante scambio di informazioni al fine di prevenire e contrastare efficacemente i fenomeni di illegalità che possono verificarsi sul territorio. La Provincia di Lecco non è immune da fenomeni di criminalità organizzata, come testimoniano le numerose interdittive adottate nell’ultimo anno (ben 16) e 26 nell’ultimo biennio. Per questo è fondamentale la collaborazione dei Sindaci, che possono segnalare per tempo ogni utile notizia di ingerenza nel sistema economico-legale”.

Saranno effettuati nei prossimi giorni maggiori servizi straordinari di presidio nei Comuni della Valle, per aumentare la percezione di sicurezza dei cittadini e per prevenire in particolare nel Comune di Calolziocorte il raduno non autorizzato di sostenitori di noti rapper locali. A cura del Questore D’Agostino saranno pianificati i servizi di vigilanza e di controllo con il coinvolgimento anche delle Polizie Locali.

I sindaci del comprensorio hanno ringraziato il Prefetto e le forze dell’ordine per aver voluto tenere il Comitato nel più piccolo dei Comuni della Valle “quale segno tangibile di vicinanza all’intero territorio”.