METROPOLITANA LEGGERA,
SE NE PARLA DAL 2014.
IL CONTRIBUTO DI MASTALLI

Metropolitana leggera lecchese non “sogno” ma necessario e coerente comportamento anche in applicazione del recente dettato costituzionale in tema di ambiente. In merito alla lettera alla stampa da parte di Sergio Fenaroli (condivisibile), qui espongo un breve necessario riassunto “storico” della problematica in parte tratto da Internet.

Lecco, 21 marzo 2014, per il Pgt di Lecco, Legambiente chiede la metropolitana leggera e l’Ecomuseo. Il presidente Mastalli: chiediamo il ripristino delle aree di fermata lungo le linee ferroviarie in città, a partire da quella alle Caviate, già presenti nel PRG appena scaduto.

Chiediamo che venga ripristinato nel PGT il concetto e la logica della ”metropolitana leggera”, cioè dell’uso della rete ferroviaria che entra ed esce da Lecco per poter far circolare i moderni “TRAM-TRENO”, come già avviene in qualche nazione o città al passo coi tempi, impegnati a voler ridurre la circolazione delle auto e incentivare il trasporto pubblico su ferro. Noi potremmo avere la possibilità di favorire la mobilità in entrata ed uscita da Lecco diminuendo l’inquinamento ed evitando il caos sulle strade.

Anche il vice sindaco Vittorio Campione, nella riunione del 19 marzo con l’assessore regionale all’Ambiente Claudia Terzi ha perorato la causa per questo tipo di servizio almeno sulla linea Lecco-Molteno e il sindaco di Galbiate Livio Bonacina ha reso noto che nel PGT del suo Comune ha inserito una fermata del treno presso l’area Cava Mossini. Concretamente chiediamo il ripristino delle aree di fermata lungo le linee ferroviarie in città, a partire da quella alle Caviate, già presenti nel PRG appena scaduto.
La Giunta Brivio non accoglie i suggerimenti e le osservazioni e così nel PGT del Comune di Lecco viene cancellata la proposta della Metropolitana leggera in Lecco, compresa la fermata alle Caviate e alla Piccola

Successivamente nel Documento “LA CITTA’ CONDIVISA” firmato il 28 giugno 2019 da Fiab Lecco Ciclabile, Legambiente Lecco Onlus, WWF Lecco, Comitato Alberiamo Lecco e in vista del rinnovo dell’Amministrazione Comunale di Lecco nel programma elettorale 2020 della lista “Ambientalmente” Gattinoni Sindaco viene chiesta la promozione dell’efficienza economica dei differenti modi di trasporto con un particolare accento sull’istituzione di una metropolitana ferroviaria leggera, come già sperimentato sulle tratte Lecco-Calolziocorte, Lecco-Mandello e Lecco-Oggiono dalla Amministrazione Provinciale Presidente Mario Anghileri con gli assessori ai Trasporti Graziano Morganti e poi Pierfranco Mastalli, attraverso accordi con Trenord relativi a: percorsi, orari e prezzi biglietto contenuti per incentivare l’uso del treno.

Cambiamenti di scenari politico-amministrativi hanno abbandonato l’obiettivo della metropolitana leggera attraverso l’uso degli attuali tratti ferroviari convergenti su Lecco da Calolziocorte, Oggiono e Mandello, anzi hanno sostenuto a livello regionale il prolungamento della tangenziale automobilistica verso Lecco invece della Metropolitana su ferro e a livello locale la facilitazione delle entrate delle auto in città.

Il progetto “Metropolitana leggera” trova la sua concretizzazione normativa nella scheda n. 17a del vigente P.T.C.P. con la denominazione “Servizio Ferroviario Integrato nell’Area Metropolitana di Lecco” per l’Istituzione di Treni aggiuntivi rispetto a quelli che Trenitalia SpA ha già in esercizio ed integrazione tariffaria ferro-gomma sulle tratte Calolziocorte-Lecco, Mandello-Lecco, Cassago Brianza-Lecco. Le finalità del progetto sono ben individuate nella Scheda Progetto PTCP 2004 che per gli Aspetti attuativi indica “Previsione nel PRG del Comune di Lecco per nuove fermate dei treni sul proprio territorio” disatteso dal PGT di Lecco con la Giunta Brivio con l’auspicio che quella nuova di Gattinoni prenda in carico con gli altri livelli istituzionali la realizzazione del progetto.

Cordiali saluti.
Pierfranco Mastalli
già assessore provinciale ai Trasporti e al Territorio.

 

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