DAL PREFETTO DUE MEDAGLIE
IN MEMORIA DI DEPORTATI
DI CASARGO E MANDELLO

MANDELLO DEL LARIO – Il prefetto Castrese De Rosa, unitamente al sindaco di Mandello Riccardo Fasoli e all’attivissimo custode della memoria storica Beppe Amanti, ha consegnato due Medaglie d’Onore agli eredi di cittadini della nostra provincia che, nell’ultimo conflitto mondiale, sono stati deportati e internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra.

Le medaglie sono state consegnate a Piergiuseppe Busi per il papà Ambrogio, classe 1914, e alla signora Linda De Fanti per lo zio Giovanni Lanfranconi, classe 1924, parenti entrambi di cittadini mandellesi.

Ambrogio Busi, nato a Casargo, era stato deportato a Hammerstein in Germania da settembre 1943 all’agosto del 1945. Anche Giovanni Lafranconi, nato a Mandello era stato deportato in Germania dal settembre 1943 al dicembre del 1945.

L’Anpi ha presenziato alla cerimonia e ringrazia il Prefetto per aver ricordato le parole pronunciate dal Presidente Mattarella sull’orrendo sterminio nazifascista, in occasione del Giorno della memoria di quest’anno.

“Quando le truppe russe entrarono nel campo di Auschwitz, la più imponente e sciagurata macchina di morte mai costruita nella storia dell’umanità, si spalancarono di fronte ai loro occhi le porte dell’Inferno. Nel cuore dell’Europa, si era aperta una voragine che aveva inghiottito secoli di civiltà, di diritti, di conquiste, di cultura. Una delirante ideologia basata su grottesche teorie di superiorità razziale aveva cancellato, in poco tempo, i valori antichi di solidarietà, convivenza, tolleranza e perfino i più basilari sentimenti umani: quelli della pietà e della compassione. La storia aveva subito, in meno di un ventennio, un tragico stravolgimento, tornando a concezioni e pratiche barbare e crudeli, che si pensava fossero retaggio di un passato ormai remoto. Guerra, stermini, eccidi ne furono le tragiche ma inesorabili conseguenze”.