FABBRICA DEL PANICO E ASST.
DUBBI SUI DATI DEI RICOVERI
DOPO LA NOTA DELLA ‘FIASO’

Cara Lecconews
Mentre diversi medici, alcuni virologi, qualche sottosegretario al Governo iniziano a porre il tema e l’attenzione sulla necessità di modificare comunicazione, conteggi e dati per non alimentare falso e inutile allarmismo e la fabbrica del panico, nella sostanza oltre che desolante ASST di Lecco sforna bollettini di segno opposto.

Registriamo che la sanità pubblica e i suoi rappresentanti son stati:

Incapaci senza l’aiuto di mecenati e privati di aprire diversi centri vaccinali, di acquistare strumenti sanitari e dispositivi di protezione individuali anche per il proprio personale e struttura… Sono stati oltre 5 milioni di euro le donazioni private solo a Lecco (in soli 9 mesi nel 2020) malgrado un bilancio di oltre 319 milioni…

Incapaci di aprire e mantenere un centro tamponi al Bione, chiuso ad aprile da un giorno all’altro, e mai più riaperto… Etc etc

Oggi Asst ci fa il bollettino ancora una volta parziale e dentro l’ingranaggio della fabbrica del panico.

– Dopo le dichiarazioni di una manciata di settimane fa quando il proprio direttore generale Favini accusava i no vax di portare via posti in Terapia intensiva ad altri malati con altre patologie, per poi dichiarare che degli 8 pazienti 8 lì ricoverati, 7 non eran neppure di Lecco.

Ebbene oggi sarebbe buona cosa se ci confermasse se i 138 positivi ricoverati al Manzoni sono tutti e 138 ricoverati a causa del Covid o quanti sono ricoverati per altre patologie seppur positivi.

Questo perché giusto ieri la Fiaso, la Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere in un comunicato ufficiale rende noto che il 34%, 1 su 3, in Italia non è ricoverato per Covid pur se segnato in questa classifica.

Ebbene oggi sarebbe buona cosa se Asst ci confermasse se i 138 ricoverati oltre ad essere tutti ricoverati per Covid sono anche più o meno dei ricoverati dello scorso anno, pari periodo, e ci fornisse i dati mensili dello scorso 2021.

Ebbene oggi sarebbe buona cosa sapere perché la sanità pubblica e i vertici politici regionali e nazionali che la nominano e governano non hanno più ottemperato alle dichiarazioni di fare il tampone salivare all’ingresso delle scuole, anche del territorio, per tracciare i contagi al fine di un trattamento e di un isolamento atto a ridurre rischio contagio e Dad.

Quante sono state nel 2021 le assunzioni di personale sanitario e specializzato, a saldo delle uscite, per l’ospedale di Lecco per affrontare concretamente anche la pandemia da Covid.

Quante son state le ore straordinarie fatte ed eventualmente ancora da compensare sempre per i sanitari e quante ne son previste per il 2022.
Perché è forte l’idea e il sospetto che non vi è nessun piano di sviluppo, sostegno e maggior servizio pubblico al cittadino a fronte di maggior domanda.

Le liste di attesa di mesi e ancora mesi, presenti ormai da anni e anni per si può dire qualsivoglia patologia, per l’ospedale di Lecco e non solo ovviamente, non potendole imputare al Covid, come si spiegano e come pensa di risolverle?

Mi resta inoltre un ulteriore dubbio.
Ma un non vaccinato controllato ogni 48 ore è meno sicuro di un vaccinato positivo asintomatico o peggio sintomatico senza nessun controllo e tracciamento, libero di andare ovunque e quindi di infettare anche il non vaccinato sano?

L’incapacità o voglia di attuare le 3T peraltro proposte dallo scienziato americano Fauci tra i massimi virologi mondiali, ossia Testare Tracciare Trattare e basarsi solo sul vaccino, che purtroppo viene bucato dal virus, ne son riprova oltre i numeri anche i 117 medici infettati, è o no una delle cause del protrarsi del virus stesso?

I non vaccinati non possono andare al bar, al Ristorante, sui mezzi pubblici, a teatro e da settimana prossima nei negozi e nemmeno a lavorare, ma i casi di contagio raddoppiano ogni giorno.
Però è solo tutta colpa dei non vaccinati.

Chissà il prossimo comunicato di questo passo, attendo fiducioso le risposte

Buon anno

Paolo Trezzi

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