COME APRIRE UNA AZIENDA
AGRICOLA: DAI DOCUMENTI
NECESSARI AGLI INCENTIVI

Oggi sono numerosi i giovani che, animati da un forte spirito imprenditoriale, aprono una propria attività per inseguire l’indipendenza economica e il successo. Rispetto al recente passato, però, attualmente i giovani si concentrano molto su un settore che fa parte delle tradizioni tricolori, ovvero l’agricoltura. Questo anche per via del fatto che le nuove tecnologie possono semplificare molti processi, incastrandosi alla perfezione con la natura.

Come aprire un’azienda agricola: i documenti necessari

Sì all’agricoltura come business, a patto di muoversi correttamente per quel che riguarda l’apertura della neonata attività. Il focus si sposta inevitabilmente sulla burocrazia, che richiede un iter preciso e una serie di documenti irrinunciabili da presentare. Motivo per il quale potrebbe essere utile avvalersi di alcuni strumenti online molto utili in queste fasi. Ad esempio, prima di procedere con i vari step, è bene controllare attraverso una verifica del codice fiscale, se le informazioni in possesso sono corrette, così da proseguire in totale serenità. Per quanto riguarda invece i documenti, si fa ad esempio riferimento alla registrazione presso la camera di commercio e all’apertura della partita iva, insieme alla posizione INPS. 

Parlando invece di requisiti, quali sono quelli necessari per avviare un’azienda agricola? Per prima cosa, non è possibile farlo se prima non si ottiene il titolo di Imprenditore agricolo professionale (IAP). Vuol dire vantare una laurea in un ambito coerente con il settore agrario, ed esercitare questa professione come minimo da tre anni. In secondo luogo, il 50% del reddito dovrebbe derivare dal lavoro da agricoltore, e non deve mancare l’iscrizione presso la gestione previdenziale agricoltura. In sintesi, si tratta di un processo che richiede una grande attenzione ai dettagli.

Gli incentivi a fondo perduto per le imprese agricole

Lo stato sta cercando di andare incontro ai giovani che desiderano aprire un’attività nel settore agricolo, proponendo una serie di incentivi a fondo perduto molto interessanti. Nello specifico, questi incentivi prevedono la copertura delle spese fino ad un tetto massimo di 20 mila euro, o corrispondente al 40% dei costi sostenuti per l’acquisto di beni immateriali e attrezzature varie.

È il caso di specificare che questa opportunità non può al momento contare su certezze, dato che non sono state ancora definite le tempistiche e le modalità per la presentazione delle domande di accesso. Di contro, essendo una misura prevista nella legge di bilancio, si ha la certezza che verrà attivata a breve. Naturalmente ci sono una serie di requisiti da rispettare, come la presenza della sede sul territorio, e altri dettagli che conviene approfondire leggendo i documenti ufficiali. Ad ogni modo, si tratta di una preziosa opportunità per tutti coloro che hanno intenzione di investire in questo settore così importante. Anche per via del fatto che gli incentivi a fondo perduto nascono per supportare le idee e i progetti più innovativi.