“IL CONVITATO DI PIETRA”.
IN 6 SCENE LA COMMISSIONE
SUL PROSSIMO MUNICIPIO

Cara LeccoNews, in merito alla Commissione congiunta di ieri, fatta di fretta e furia per modificare il Piano delle alienazioni degli immobili comunali e dell’intricata operazione immobiliar/finanziaria per trasferire il Palazzo del Comune in un ulteriore nuovo stabile, credo si possan già sintetizzare in punti le 6 scene teatrali della commedia di ieri.

1) LA PANTOMIMA
È già tutto deciso e il convitato di pietra, appunto la sede, in Piazza Garibaldi della ex Deutsche Bank, in Commissione non si poteva ipocritamente pronunciare per via della necessaria regolarità del futuro bando, malgrado politici e segretari di partito locali ne avessero già fatto il nome pubblicamente.

2) LA MESSINSCENA
La maggioranza parla di condivisione, partecipazione ad ogni piè sospinto ma anche per un tema così importante all’odg della Commissione, se non ci fosse stata una fuga di notizie, questo sarebbe arrivato in aula come se si dovesse decidere, per dirla alla Boscagli, semplicemente la vendita di un lavatoio.

3) È LA SOMMA CHE FA IL TOTALE
Il Sindaco e l’assessore al Bilancio Pietrobelli in Commissione qui anche con delega ai Lavori pubblici perché servono i professionisti quando il gioco si fa duro e non solo le annunciatrici, han parlato che ristrutturare Palazzo Bovara, se si dovesse tenere via Marco D’Oggiono costerebbe 6-8/9  milioni di euro.
Così senza una perizia, a spanne, ma forse conveniva dirlo per far tornare i conti o solo per sputtanare Brivio.
Di quanto però potrebbe o dovrebbe costare massimo quella del nuovo nuovo municipio, con soldi della Regione per la rigenerazione urbana altrimenti a capo del privato, invece, nessuna cifra.

5) CHI CONTROLLA IL CONTROLLORE
Il costo complessivo non è comunque tutto. Potrebbe il trasferimento del trasferimento, essere infatti anche una soluzione che fa risparmiare soldi, forse.
E chissà magari la nuova Immobiliare di Piazza Diaz di Gattinoni riuscirà pure a rivendere la nuova sede del Comune comprata due anni fa e pure Palazzo Bovara ma sapendo di fatto già l’immobile che acquisterà – stando appunto alle dichiarazioni pubbliche di politici e segretari – qualche attenzione degli organi di controllo e vigilanza pubblici nazionali non dovrebbero essere inaspettati. 

6) ME NE LAVO LE MANI
Il Convitato di Pietra vero però è, a sorpresa, il parere tecnico del Dirigente Gilardoni che la maggioranza voleva far sottovalutare al posto di sottolineare.

Lo stesso ha fatto notare che siccome i dipendenti ora lavorano in uno stato di precarietà e rischio che, a norma di Legge, lui si doveva impegnare a risolvere questo rischio, e aveva individuato come percorso risolutivo il trasferire il personale nel 2022 nella prima palazzina sistemata di Via Marco D’Oggiono.
Ora, per scelta di Giunta e consiglieri che ne voteranno la Delibera, questo non sarà più possibile perché i tempi si procrastineranno. 

Per iscritto, quindi, lui si è tutelato trasferendo la responsabilità penale in caso di incidenti sul lavoro alla politica.
Ed essendo gli uffici puntellati…
Forse… Chissà il penale…
La sede del Comune a Pescarenico non sarebbe un bel vedere per l’ego di Gattinoni e soci.

Sipario.

Paolo Trezzi

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