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COMO – Accusati a vario titolo per lesioni, disastro colposo, crollo di costruzioni e omicidio colposo, oggi quattro imputati rimasti a giudizio hanno conosciuto le richieste di pena avanzate dal PM di Lecco Andrea Figoni – risuonate nell’aula del tribunale di Como che ha ospitato in mattinata l’importante udienza di oggi del processo per il disastro del cavalcavia di Annone – crollato il 28 ottobre 2016.
Il più noto a Lecco è sicuramente Angelo Valsecchi già dirigente del settore Viabilità della Provincia di Lecco e ora a Roma (chiesti per lui 3 anni e mezzo); condanne a 4 anni – le più rilevanti – sono state chieste invece per Andrea Sesana, responsabile del servizio concessioni di Villa Locatelli e per Giovanni Salvatore capo del centro manutenzioni dell’Anas Lombardia. Infine, due anni la pena proposta per Silvia Garbelli, funzionario del settore grandi infrastrutture della Provincia di Bergamo.
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Nel frattempo, erano usciti di scena Eugenio Ferraris (altro dirigente della Provincia orobica) e Alberto Torresan, professionista di Busto Arsizio che nel 2013 venne incaricato da Anas di progettare la manutenzione del ponte di Annone insieme ad altri manufatti dell’ente.
Per quest’ultimo, a giungo dello scorso anno, la condanna attraverso il rito del patteggiamento a un anno e due mesi, pena sospesa, e il pagamento delle spese processuali.
Si attende ora l’udienza del 19 luglio con le arringhe difensive e infine la sentenza del collegio presieduto dall’esperto giudice Enrico Manzi – destinato però a trasferirsi a settembre ad altro tribunale.
RedGiu
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