CHI HA PAURA DEL DDL ZAN:
POST FASCISTI E ANTIABORTO
CONTRO IL ‘LECCO PRIDE’

LECCO – Ci saranno anche loro, certo molto meno colorati e allegri dell’oggetto della “contro manifestazione” che hanno organizzato (il ‘Lecco Pride’ di oggi): attivisti di Fratelli d’Italia e Provita promuovono un gazebo informativo dalle 10 del mattino, quindi una iniziativa alle 17:30, in piazza XX Settembre davanti al Palazzo delle Paure.

Paure: del ddl  Zan e del corteo-biciclettata arcobaleno del popolo LGBT+, ma dichiaratamente “Nessun desiderio di discriminazione, al contrario, solo buonsenso”. Tra gli ‘ideologi’ del presidio quello Zamperini che si stampò anni fa sull’ambulanza che partiva da Lecco per il Friuli, portando con sé per il suo ultimo viaggio Eluana Englaro.

Nel frattempo, le cose sono cambiate. Molto.
Sia nella sensibilità comune sul fine vita, sia nel campo dei diritti di chi vede la società diversamente dal cosiddetto ‘popolo della famiglia’. Al punto che i sondaggi indicano una maggioranza schiacciante (nel Paese) a favore del famoso ddl Zan – quello che i promotori del contro corteo di oggi definiscono “una legge liberticida che rischia di discriminare soprattutto le donne”. E sempre i sondaggi danno a costoro la brutta notizia che il 50% degli elettori di centro destra è invece a favore di quella legge.

Insomma, verso sera nella caldissima Lecco di inizio estate si confronteranno gioia e paure, richiesta di diritti e negazione di questi ultimi, colorata disinibizione e difesa delle “tradizioni”.

A Lecco come in Italia, il tempo dirà chi sarà riuscito a “prevalere”.

ElleCiEnne

 

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