CAVA MAGNODENO, IN PROVINCIA
LA CONFERENZA DI SERVIZI
DÀ IL VIA LIBERA. PROTESTE

LECCO – Nella mattinata di oggi  la quarta riunione della Conferenza di servizi convocata dalla Provincia di Lecco “per il provvedimento autorizzatorio unico regionale del progetto di gestione produttiva dell’ambito estrattivo ATE I3 nel comune di Lecco”. Tradotto, il via libera alla cava del Magnodeno.

La Conferenza di servizi ha preso in esame gli ultimi aggiornamenti, chiarimenti e valutazioni dei vari soggetti coinvolti.

“Sulla scorta dei pareri favorevoli di tutti gli enti, dei contributi dei soggetti interessati e delle relative prescrizioni, nonché dell’approfondito esame istruttorio . comunica la Provincia – , la Conferenza di servizi ha deliberato la conclusione favorevole del procedimento con prescrizioni riguardanti: il contenimento della dispersione delle polveri e delle emissioni in atmosfera, la prevenzione della contaminazione del suolo, la regimazione delle acque e il contenimento del trasporto solido nel reticolo idrico superficiale, il contenimento dell’impatto visivo/paesaggistico, il recupero ambientale e l’adeguamento degli elaborati progettuali. Tali prescrizioni saranno puntualmente esplicitate nel provvedimento conclusivo del procedimento, la cui adozione è subordinata all’acquisizione del piano di monitoraggio ambientale, che il proponente dovrà far pervenire entro 10 giorni da oggi, per essere integrato, previa verifica, nel provvedimento di compatibilità ambientale”.

Dunque si va verso l’adozione. Tutta la documentazione relativa al progetto è disponibile a questo link.

NON CAVARE!

Intanto partono i primi commenti critici: “Era tutto già scritto. Il tecnico del comune ha dichiarato “Parere favorevole”. Una posizione senza ambiguità… E c’era presente in conferenza anche l’assessore Zuffi…” si legge su Facebook, dove non mancano attacchi pesantissimi anche da sinistra all’amministrazione di Palazzo Bovara.

“Da questo momento Unicalce è proprietaria di ulteriori 2.800.000 metri cubi di Magnodeno da cavare – aggiunge un ambientalista -. Grazie al Comune di Lecco che considera le nostre montagne un “atto burocratico” dovuto alla Provincia. Grazie per averci raccontato di non avere voce in capitolo quando è esattamente l’opposto. Grazie per ritenere il reticolo minore con il Tuff e gli altri torrenti il canale di smaltimento delle acque industriali. Grazie per contribuire all’estinzione del gambero di fiume più raro al mondo. Ci parleranno di giardino delle Cave, un paradiso che vedrà l’inizio del ripristino nel 2034!!! Una canzone per non dimenticare e continuare la lotta”.