FORMIGONI, 100MILA FIRME
CONTRO IL VITALIZIO. E LUI
ATTACCA IL ‘FATTO QUOTIDIANO’

LECCO – Sono oltre 100mila le firme in calce all’appello con cui il Fatto Quotidiano ha chiesto ai massimi vertici del Senato di rimediare alla decisione di ridare i vitalizi ai condannati, portando la questione di fronte alla Corte costituzionale.

Il caso origina dalla recente “restituzione” dell’assegno da settemila euro al mese al lecchese Roberto Formigoni – ex potentissimo governatore ciellino della Regione Lombardia che sta scontando (ai domiciliari) la pena di 5 anni e 10 mesi per corruzione – nell’ambito dello scandalo della Fondazione Maugeri.

Intanto proprio il Celeste, intervistato dall’agenzia Adnkronos attacca il giornale vicino all’M5s definendolo “House organ dei 5 stelle, che rappresenta il 12% in Italia; vuol dire che c’è un 12% di gente che bercia contro una sentenza legittima”.

Per la stessa vicenda che ha portato alla carcerazione di Formigoni prima e ai domiciliari poi, ha indagato anche la Corte dei Conti, che ha condannato l’ex governatore e altri 4 soggetti coinvolti a risarcire 47,5 milioni di euro alla Regione Lombardia, confermando il sequestro al Celeste di 5 milioni di euro.

Dopo che Formigoni e altri condannati avevano impugnato la sentenza, i magistrati contabili d’appello hanno confermato il tutto (tranne che per uno degli imputati), bocciando  la tesi degli appellanti di un “danno erariale caduto in prescrizione.

Per la Corte dei Conti risulta provata “l’esistenza di un accordo finalizzato alla sottrazione dalle casse della Fondazione dell’ingente importo di 71 milioni di euro, di cui 61 destinati a finanziare la corruzione degli amministratori regionali, nonché degli intermediari”.

RedPol

FORMIGONI E I 5 STELLE/DA ADNKRONOS:

I 5stelle non mi hanno impressionato -dice Formigoni- ho solo avuto un po’ di pietà e compassione per loro, gente che si sveglia la mattina e deve trovare chi colpire, chi insultare, chi aggredire”. Del resto “vivono per questo. Salvo poi avere un capo, come Grillo, che fa esattamente l’opposto”. Perché “quando si tratta di lui, non esita a insidiare la magistratura, che per lui era intoccabile; invoca il garantismo per il figlio, quando loro sono sempre stati giustizialisti. Ci rendiamo conto di quante contraddizioni?